Alfa Romeo sta per lanciare un programma di rinnovamento dei prodotti che potrebbe portare alla luce ben nove nuove auto entro la fine del decennio. È quanto emerso in una recente intervista dall'amministratore delegato di Alfa Romeo, Harald Wester, che enuncia la sua visione per il ringiovanimento della casa automobilistica italiana. Questo atto segna la fine di una lunga attesa per i nuovi prodotti; la maggior parte delle Alfa Romeo, come ad esempio la 159 e la GT, non hanno avuto eredi, lasciando solo due linee di modelli in vendita oggi nel mercato europeo, o tre se si include la sportiva 4C.

La prima nuova Alfa Romeo per il rilancio del marchio, anche in chiave USA, è la "segmento D" di cui tanto si parla, conosciuta finora col nome ipotetico di "Giulia".

La rivale made in Italy delle premium tedesche BMW Serie 3, Mercedes Classe C e Audi A4 sarà mostrata il 24 giugno 2015, quando Alfa Romeo festeggerà il suo 105° anniversario. Erede della 159, avrà il compito di sopperire alla assenza di Alfa Romeo da diversi anni nel segmento delle berline premium in Europa e, come da piani FCA, anche in USA per il rilancio di Alfa nel Nuovo Continente.

Perché il grande ritardo? Probabilmente perché il CEO di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne, ha rinviato il progetto di nuovo al punto di partenza, e dopo tante indiscrezioni si spiega il perché. Non solo per motivi stilistici: Alfa Romeo sta sviluppando una nuova architettura a trazione posteriore, sviluppata congiuntamente con Maserati, e che sarà alla base di tutti i nuovi modelli in cantiere.

La notizia verrà accolta come una manna dal cielo dagli Alfisti storici, una generazione cresciuta sulla trazione posteriore di Alfa Romeo.

La piattaforma si basa sulla matrice RWD della Ghibli, ma accoppiata a motori di piccola cilindrata ma dalle grandi prestazioni. I motori a quattro cilindri partiranno dal 1.4 turbo (110 o 180 cavalli) fino al 1.8 disponibile con 200 o 330 cavalli. Ma per competere a tutto campo con le eterne rivali teutoniche, Alfa dovrà offrire anche motori pluricilindrici. Si parla di un V6 a benzina di concezione Maserati offerto in 2.5 e 3.0 litri, che potrebbe sviluppare fino a 500 cavalli. Ovviamente non mancherà una suite di motori diesel, dal 1.6 quattro cilindri ad un TD 3.0 V6 common-rail.

A seguire, dopo la "Giulia", verrà presentata la prossima Giulietta, nel 2016. Anche questa passerà alla trazione posteriore, che la metterà ancora più in competizione con BMW Serie 1.

La trazione integrale sarà opzionale per i modelli più potenti, come la maggior parte delle Alfa. La citycar Mito cederà il passo e non verrà sostituita. Alfa Romeo prevede di allungare verso l'alto la gamma, pertanto abbandonerà il segmento B delle utilitarie. Infine non mancheranno una grande ammiraglia, una sportiva e prestigiosa berlina a quattro porte, che prenderà il posto di quelle che furono Alfa 164 e 166. È previsto anche un SUV, probabilmente il "gemello" del Maserati Levante. Non mancherà quasi certamente una erede della Spider e della GT, probabilmente con un unico modello che coniughi le due diverse anime sportive in una sola vettura.