La quantità di persone che vogliono che Alfa Romeo abbia successo è molto diversa rispetto al numero che realmente compra le loro auto. Infatti, la casa automobilistica milanese, fiore all'occhiello della tradizione sportiva italiana a quattro ruote, sta vivendo un rallentamento delle vendite negli ultimi tempi, e il marchio, dato il basso volume di vendita, sta cercando di espandere, come è noto, la sua linea, alla luce anche di quanto emerso dal piano industriale presentato dal gruppo Fiat Chrysler, proprietario di Alfa Romeo, a maggio.

Attualmente, la casa automobilistica offre la piccola MiTo, la compatta Giulietta, e la sportiva 4C, che da sole non riescono a sviluppare volumi di vendita adeguati e a contribuire al rilancio del marchio, auspicato ormai da molti anni. Rilancio che, com'è noto, verrà affidato alla berlina di cui si vocifera da anni e che dovrebbe finalmente vedere la luce nel corso del 2015: la Giulia. Nota prima con il nome in codice "Giorgio" (dall'omonimo pianale su cui verrà costruita) e ora come "progetto 952", la quattro porte era originariamente prevista per il debutto nel 2014 appunto come Giulia, ma si vocifera possa addirittura essere dotata di un nome commerciale diverso (probabilmente una serie di cifre, come per le ultime ammiraglie Alfa Romeo tra cui le celebri 156 e 159). La nuova berlina potrebbe introdurre una nuova gamma di motori a benzina, tra cui un 2.2 litri a quattro cilindri e 3.0 litri twin-turbo V6 che svilupperebbe addirittura 500 cavalli. Una cosa è certa: la Giulia non sarà solo per l'Europa, ma anzi lo stile della vettura si avvicinerà molto ai gusti degli americani, proprio per aumentare l'appeal del marchio nel Nuovo Continente.

Nel mese di settembre, l'Alfa ha annunciato piani per costruire otto nuovi modelli entro il 2018, tra cui la media di cui sopra, una grande berlina ammiraglia, e un SUV di medie dimensioni, che probabilmente condividerà molto con il "gemello" Maserati Levante. E' solo una parte dell'obiettivo del CEO di Fiat-Chrysler Sergio Marchionne, ossia arrivare a vendere 400.000 veicoli 'anno entro il 2018. Per riferimento, il costruttore milanese ha venduto circa 74.000 unità l'anno scorso.

Non è escluso che della "Giulia" (il virgolettato è d'obbligo vista l'incertezza sul nome definitivo) ne possa essere costruita anche una variante coupè a due porte, che prenderebbe il posto della sfortunata (in termini di vendite) Alfa Romeo Brera. Intanto si iniziano a vedere la prime foto spia della vettura, che probabilmente sono solo prove di alcune soluzioni tecniche che verranno adottate sul modello finale, in questo caso testate su un muletto camuffato basato sulla Maserati Ghibli, della quale non è escluso la futura ammiraglia di Alfa possa condividere accorgimenti tecnici e stilistici.