Cina foriera di guai per il gruppo italo americano FIAT Chrysler Automobiles. La crisi economica cinese e i conseguenti grandi cambiamenti che essa sta portando, potrebbero scombinare i piani di Sergio Marchionne e soci, almeno per quello che riguarda alcune delle principali case automobilistiche che fanno parte di Fca.

Ci riferiamo in particolar modo a Maserati e Alfa Romeo, che a quanto pare potrebbero vedere alcuni cambiamenti nei propri piani di sviluppo relativi ai prossimi anni.

Proprio in questi giorni, i massimi dirigenti del gruppo italoamericano con in testa proprio l'amministratore delegato, starebbero valutando se posticipare l'arrivo sul mercato di alcuni nuovi modelli delle due celebri case italiane.

Timori per ammiraglia e primo Suv del Biscione

I maggiori timori sarebbero legati al futuro della nuova ammiraglia del biscione, che in un primo momento doveva uscire nel 2017. Invece ogni ora che passa diventa sempre più probabile il suo slittamento ad anni successivi. I rinvii potrebbero riguardare anche il primo Suv nella storia della gloriosa casa automobilistica del biscione, il quale inizialmente sarebbe dovuto arrivare nel 2016.

Se per l'ammiraglia il rinvio è assai probabile, per quanto riguarda quest'ultimo modello ci sarebbero delle incertezze. Infatti occorre anche registrare le dichiarazioni del numero uno del Biscione negli Usa Reid Bigland, che solo pochi giorni fa aveva confermato l'arrivo del Suv per la fine del 2016.

Problemi anche per Maserati, la celebre casa automobilistica di Modena, impegnata nel rilancio con l'imminente uscita del Suv Maserati Levante, dovrebbe rinviare l'uscita della coupè Maserati Alfieri, il cui prototipo anni fa, presentato ad un salone auto, suscitò grande entusiasmo negli appassionati. Questo doveva uscire nel 2017, ma a questo punto appare probabile il suo slittamento di almeno un anno.

Di contro vi potrebbe essere un debutto anticipato per la nuova generazione di Alfa Romeo Giuletta, più adatta a fare bene in mercati che attualmente godono di buona salute come quello europeo e americano. Marchionne riflette e la sua decisione potrebbe essere comunicata entro gennaio 2016