In seguito al brusco calo che nel 2015 ha caratterizzato le immatricolazioni di Ghibli e Quattroporte, lo stabilimento Fca di Grugliasco dovrà subire altre settimane di cassa integrazione a partire dai primissimi mesi del 2016. Si tratta di una decisione dolorosa ma inevitabile presa dai dirigenti del gruppo italo americano, che in questa maniera cercano di ridurre le spese ed evitare alla storica casa automobilistica del tridente conseguenze più gravi.
Già sono state 4 le settimane di chiusura che hanno caratterizzato il 2015, a queste se ne aggiungeranno dunque altre tre nel 2016. Saranno 1956 gli operai coinvolti e le settimane interessate saranno quelle tra la fine di gennaio e la prima metà di febbraio.
A Marzo arriva il Suv Maserati Levante
Appare evidente in casa Maserati come, a questo punto, sia necessario avviarsi alla commercializzazione del nuovo Suv Maserati Levante. Questo dovrebbe essere il veicolo che rilancerà le sorti del Tridente nel mondo dei motori, dopo che, da un paio di anni a questa parte, le cose non sembrano più andare per il verso giusto.
In fondo Il Levante rappresenterà in un certo qual modo quello che in questi mesi Alfa Romeo Giulia sta rappresentando per la gloriosa casa automobilistica del Biscione. Si tratta, insomma, di un veicolo che dovrebbe rappresentare il simbolo del nuovo corso della casa modenese che già dal 2016 dovrebbe far vedere i primi risultati con l'obiettivo delle 75 mila immatricolazioni annue da raggiungere.
Alfa Romeo e Maserati un rilancio difficile per Marchionne
Chiariamo che il rilancio di Maserati, al pari di quello di Alfa Romeo, non sarà cosi facile e scontato come si può pensare. Molto dipenderà, infatti, anche dall'andamento dell'economia in paesi chiave come la Cina. Il rallentamento subito negli ultimi mesi, sta creando non pochi problemi ai principali gruppi automobilistici del mondo, che, infatti, stanno cominciando a prendere in considerazione l'ipotesi di modificare i propri piani di sviluppo.
Lo stesso sta avvenendo anche con Alfa Romeo e Maserati, che, in base a quanto comunicherà il numero uno Sergio Marchionne in gennaio, potrebbe vedere un rallentamento nell'arrivo di alcuni nuovi modelli nei prossimi anni.