Sconosciuto a molti, il bonus benzina o carburante può essere un'ottima opportunità per risparmiare soldi nel momento in cui si fa rifornimento alla propria autovettura. La misura è stata re-introdotta a partire dal 2014, anno in cui i ministri Stefania Guidi e Pier Carlo Padoan, rispettivamente del Ministero dello Sviluppo Economico e dell'Economia, hanno deciso di offrire un benefit a particolari cittadini per un totale di 170 milioni di euro.

Si è parlato dunque di una riattivazione dell'agevolazione, in quanto per anni la situazione è rimasta bloccata a causa di contenziosi relativi al precedente decreto. Vi sono però alcune realtà territoriali, come quella della Basilicata, dove il bonus benzina è ancora disponibile in grande quantità, dato che i residenti della regione lucana non hanno usufruito a pieno di tale possibilità.

7 milioni di euro di bonus dimenticati in Basilicata

Seppur il bonus benzina sia stato nuovamente reso disponibile a partire dal 2014 grazie al Decreto Guidi, molti cittadini che rispondono ai requisiti indicati non sono a conoscenza della possibilità di risparmiare sul carburante.

Ne è un esempio lampante quanto successo in Basilicata, regione nella quale sono circa 7 milioni gli euro messi a disposizione dei residenti e non ancora utilizzati. Secondo un'analisi operata dalle Poste Italiane, sembrerebbe che l'importo offerto dal Governo sotto forma di bonus benzina e frazionato sulle 384mila carte prepagate è ancora disponibile a causa del largo inutilizzo. Fortunatamente tali fondi non sono andati del tutto persi, in quanto possono essere ancora recuperati e spesi nelle stazioni di servizio della Basilicata. Ciò che sembrerebbe bloccare i cittadini, però, sarebbe il fatto di dover verificare l'importo ancora presente sulla propria carta, accendendo al conto col pin. La verifica e il recupero dell'importo hanno però una scadenza, in quanto il termine ultimo per spendere tali soldi è fissato alla fine del 2018.

I requisiti del bonus benzina

L'entrata in vigore del Decreto Guidi, e quindi del bonus benzina, è stato un grande passo in avanti per i cittadini a cui è rivolto. Questo perché il Governo ha messo a disposizione una somma di denaro di 93 milioni di euro per la quarta erogazione, distribuita sulla base del reddito. Per i soggetti con ISEE inferiore ai 28mila euro, infatti, l'importo previsto è addirittura raddoppiato rispetto al minimo, fissato a 30 euro a persona: pertanto, se una famiglia è composta da quattro persone e tutte percepiscono un reddito al di sotto dei 28mila euro, il nucleo riceverà ben 1500 euro. Inoltre, a partire dal 2013, il range di soggetti beneficiari è stato ulteriormente ampliato, includendo anche coloro i quali non sono in possesso della patente di guida, fermo restando il requisito fondamentale della maggiore età.

Un altro punto che bisogna necessariamente rispettare riguarda la residenza, il che è legato alla motivazione dell'introduzione del Decreto: il Governo ha previsto il benefit del bonus carburante a quei cittadini che risiedono nelle regioni che usufruiscono delle royalties offerte dalle compagnie che estraggono benzina o gas. Per questo motivo, le amministrazioni regionali rientranti nel novero sono nello specifico la Basilicata, per le estrazioni di petrolio in Val D'Agri; il Veneto, per l'attività del rigassificatore di Porto Piro; ed infine la Liguria, per lo stabilimento di Panigaglia.