Negli ultimi giorni, la casa produttrice di automobili Toyota ha annunciato di voler interrompere la filiera legata alle vetture alimentate a diesel. Stop, dunque, ai motori inquinanti, che da tempo caratterizzano il mercato delle auto su scala mondiale, al fine di promuovere maggiormente altri tipi di alimentazione. Alla base della decisione dell'azienda giapponese, infatti, vi è la sponsorizzazione dei motori ibridi, con un basso tasso di inquinamento nei confronti dell'ambiente.

Nonostante la scelta sia stata alquanto drastica, non può essere considerata improvvisa, poiché la Toyota già da tempo aveva puntato a soluzioni più ecologiche, come la produzione dei modelli appartenenti alla gamma Prius.

Addio al vecchio diesel: Toyota punta sulle ibride

In un mercato automobilistico in continuo cambiamento, sia dal punto di vista dei modelli che delle prestazioni, negli ultimi anni si è andata sempre più diffondendo la preferenza dei consumatori verso soluzioni ecologiche. Tutto ciò ha favorito la commercializzazione delle auto ibride che hanno fatto segnare grandi numeri anche nel nostro Paese: nell'anno appena conclusosi, infatti, è stato registrato un incremento delle vendite rispetto al 2016 del 71%. Risultati significativi, dunque, per chi ha deciso di proporre le vetture ibride o alimentate ad energia elettrica, spingendo così Toyota a dar vita alla sua svolta "green".

La casa automobilistica giapponese, infatti, ha deciso di abbandonare la produzione delle auto diesel, concentrandosi solo ed esclusivamente sulle soluzioni a basso impatto ambientale: ne sono un esempio i modelli Aygo e C-HR, grazie ai quali è stato superato il tetto delle 180mila vendite in Italia solo nel 2017.

La svolta ecologica della Toyota: sì all'ibrido

All'alba del nuovo anno, la Toyota ha immesso sul mercato nuovi modelli di auto del tutto interessanti sotto il profilo delle prestazioni e dell'impatto ambientale: si tratta di Yaris, Auris e RAV4, che possono essere considerate come un preludio della drastica decisione della casa automobilistica giapponese.

In effetti, la notizia dell'abbandono dei motori diesel non è tardata ad arrivare e ha generato un bel po' di clamore.

L'obiettivo, adesso, è quello di ridurre le emissioni di polveri sottili e NOx (gli ossidi di azoto), per tutelare la salute degli esseri umani e del pianeta. Per questo motivo sono state interrotte le produzioni delle auto inquinanti, ad eccezione dei fuoristrada e dei veicoli commerciali (Hilux, Land Cruiser e Proace). L'azienda si è prefissata di riuscire a vendere, entro il 2030, più di 5,5 milioni di vetture elettrificate, sia ibride che elettriche.