Col voto del Referendum, la Gran Bretagna è, di fatto, fuori dall'Europa. Il popolo si è espresso con chiarezza ed il risultato è stato netto. Capiamo chi preferiva restare, ed anche a nostro parere, si è trattato di una scelta molto frettolosa, frutto di un errore politico grossolano. Il Regno Unito avrà molto da perdere, specialmente nel campo bancario, ove è concentrata la finanza europea.
Per l'Italia vi possono essere solo vantaggi, specialmente nello stesso settore bancario, che negli ultimi tempi è stato agevolato da provvedimenti favorevoli.
Italia probabile meta di centri di Finanza
E' sicuramente l'Italia uno dei paesi che offre maggiori garanzie nel campo finanziario, in grado di ospitare eventuali trasferimenti della Finanza europea da Londra. Quello che si è verificato in Europa, a seguito dell'adozione dell'euro, era stato largamente previsto, a suo tempo, da Margaret Thatcher, politico lungimirante, la quale disse: "l'euro è un pericolo per la democrazia, sarà fatale per i paesi più poveri.
Devasterà le loro economie". Nessuna meraviglia quindi, per quello che è successo, ma bisogna seriamente pensare a qualche meccanismo economico, che possa riequilibrare la nostra moneta.
Ripensare la moneta unica europea
L'economista francese Jacqes Mazier, che considera l'Europa un ammalato grave, ha suggerito l'idea di un tipo di euro per ogni Stato, con un super euro continentale. A prima vista può sembrare fantascienza, ma a pensarci, potrebbe rappresentare l'inizio di una discussione seria, e potrebbe dar luogo a varianti interessanti. Certo è che l'euro, quanto meno per l'Italia, ha un peccato originale. Difatti un impiegato/operaio italiano guadagna la metà di quello tedesco. E' vero forse che abbiamo guadagnato, col cambio attuato di 1827,..
in altri settori, ma stiamo pagando il tutto con i nostri stipendi. La soluzione non è facile, ma merita attenzione. Non ha neanche colore politico, visto che anche la stessa Germania potrebbe essere interessata a riflettere sull'argomento. E' il tema che dominerà nei prossimi anni, sulla scena europea.