Notizia di ieri notte la conferma della risoluzione del contratto di Mister Mancini con tanto di buonauscita che si aggirerebbe intorno ai 2 mln di €. Purtroppo era da mesi che si parlava di dissidi tra Mancini e la società, il mister si sentiva sempre più ai margini del progetto, senza nessun potere di decisione sul mercato come aveva avuto invece l'anno precedente anche se con pessimi risultati, vedi gli acquisti di Podolski, Shakiri e Telles, tanto per dirne tre.
Nonostante Suning avesse proposto al Mancio un prolungamento del contratto fino al 2019 con annesso adeguamento dell'ingaggio a seconda dei risultati raggiunti, è stata proprio la non centralità del mister nel fare mercato a scoraggiarlo nel proseguire con il progetto paventato dalla nuova proprietà; inoltre anche il clima che si respirava negli spogliatoi non era dei migliori, sopratutto dopo la pesante e inaccettabile sconfitta per 6-1 in amichevole con gli Spurs qualcosa si è definitivamente rotto. Il pensiero che ci fosse più di un giocatore che remasse contro si è fatto inevitabilmente strada e forse anche il Mancio se n'é reso conto.
Personalmente credo che Suning abbia fatto bene ad essere intransigente con Mancini e a non accettare le imposizioni dello jesino che voleva giocatori ultra trentenni invece che giovani di prospettiva. L'unica cosa che la proprietà cinese ha sbagliato risiede nella tempistica con la quale si sono mossi per chiarire la situazione contrattuale del Mister. Il campionato è alle porte e consegnare una squadra che non ha di per sé ancora acquisito una propria identità ed un allenatore nuovo, per di più che non conosce la nostra realtà calcistica, è veramente un azzardo. Spero che De Boer, che è sbarcato oggi a Milano, sia in grado in pochi giorni di mettere insieme una squadra degna del proprio blasone e che riesca a raggiungere gli obiettivi che la nuova società si è prefissata; a questo fine ci sarà da verificare con il nuovo mister De Boer se sono necessari ulteriori innesti.