È curioso il vento di cambiamento che spira tra la Casaleggio Associati, il movimento e gli uomini e le donne del comico Beppe Grillo. Sono anni che fanno le pulci a chicchessia urlando onestà ai quattro venti, ma dimenticano l’insegnamento di Gandhi “Sii il cambiamento che vuoi essere nel mondo”. È difficile porsi come forza di cambiamento e, poi, predicare bene e razzolare male. E, l’impressione che sempre di più mostra il Movimento Cinquestelle, che spesso si nasconde come se fosse una foglia di fico dietro alla parola “onestà”, è proprio quella dell’ostentazione di comportamenti che nella sostanza sono tutt’altro.

Nulla di penalmente rilevante, intendiamoci e comunque non sarebbe questa, eventualmente, la sede per giudicare torti o ragioni, ma è certamente una sede dove si può affermare una critica suffragata da fatti che certamente hanno una loro rilevanza politica. Infatti, logica vorrebbe che quando si tende a giudicare qualcuno (ma chi siamo per giudicare) si dovrebbero, come minimo, usare gli stessi parametri di quando si giudica se stessi se non essere un tantino meno integerrimi.

In Italia, al contrario, da quando spira questo cosiddetto vento di cambiamento grillino, loro stessi ce ne hanno fatte vedere di tutti i colori: figli e genitori in parlamento uno e in consiglio regionale l’altro, collaboratori che in barba “al scegliamo con i curriculum” sono stati pescati tra i non eletti delle liste o tra parenti e affini di personaggi più o meno noti del movimento, fino alla bufala dei tremila euro al mese dei parlamentari grillini che tiene conto solo dell’Indennità senza considerare nella cifra la Diaria e i Rimborsi che fanno lievitare quegli stipendi a importi a due cifre.

È di questi giorni l’argomento rifiuti nella Capitale che vede nella giunta, chiamata dalla Sindaca grillina Virginia Raggi (allieva di Previti), la presenza dell’assessore Paola Muraro ex consulente di “Ama” società che gestisce i rifiuti della capitale così come sono sempre più insistenti le voci che danno personaggi di rilievo del movimento in trattativa con Caltagirone e i suoi soci per vari affari della capitale.

Perfino Paolo Becchi, considerato fino a poco tempo fa uno degli ideologi grillini, dalle pagine del dubbio.it, riguardo a quanto avviene a Roma sostiene, in maniera netta e senza equivoci, che "L’unica differenza rispetto a quando c’era Marino è che adesso non puoi più dire che c’è la spazzatura in mezzo alle strade perché altrimenti ti accusano di fare propaganda fascista".

Come se non bastasse tutto ciò, è di qualche giorno addietro l’ipocrita comportamento del senatore genovese e cosentino di adozione Nicola Morra quando, di fronte a una richiesta di risarcimento danni della cooperativa “Malgrado Tutto” che gestisce i migranti, si è nascosto dietro a quell’immunità parlamentare che loro vorrebbero abolire.

La richiesta di risarcimento, pari a cinquecento mila euro, è avvenuta a seguito delle dichiarazioni del Senatore Morra alla trasmissione di Massimo GilettiL’Arena” ove il senatore imputava alla cooperativa il mancato rispetto delle norme riguardanti la sicurezza sul lavoro e imputava loro le responsabilità di cinque suicidi avvenuti nel Cie. Ciò che, però, lascia davvero sbalorditi è la gran parte dei grillini che è incapace di muoversi con spirito critico di fronte a ipocrisie del movimento e dei suoi uomini.

Gandhi con una frase divenuta celebre, sosteneva che per cambiare il mondo bisognerebbe cambiare se stessi, i Cinquestelle, al contrario della tolleranza, iniziarono da un vaffa e forse non è necessario nemmeno andare oltre con il ragionamento, questa sottile differenza, dice già tutto sul cambiamento di cui si sono fatti e di cui potranno farsi portatori.