La Toscana è una delle regioni italiane più visitate dagli stranieri. Se si pensa che siano solo le città d'arte ad essere conosciute ed apprezzate si fa un grave errore. Questo è comunque vero per gli italiani e anche per i toscani, che sono spesso conoscitori approssimativi della loro città, del paese e della loro abituale località di villeggiatura.

La Toscana del "campanile" resta un elemento forte

Nonostante l'aumento del possesso di mezzi di locomozione avrebbe potuto permettere di esplorare ogni angolo di territorio regionale o italiano, la voglia di vedere oltre ciò che già si pensa di conoscere e la spinta al viaggio esotico avvenuta anche grazie all'abbassamento delle tariffe aeree, ha impedito la conoscenza del proprio territorio di riferimento, creando un vuoto informativo.

La Toscana è terra di sagre e feste dedicate ai prodotti tipici, alcune di buon livello, che si svolgono fuori dai contesti classici, ma le frequentazioni di italiani e corregionali sono basse.

C'è da segnalare però che la crisi e la paura prodotta dal terrorismo di matrice islamica stanno giocando a favore di questa conoscenza vicinale mancata.

Della Toscana, invece, gli stranieri sembrano conoscere ogni angolo e ogni sfumatura. Girando per borghi e paesi, insieme a qualche vecchio abitante che passeggia sorretto dal proprio bastone, non è difficile imbattersi in stranieri che ammirano strutture e panorama.

Questa Toscana nascosta può offrire molto. La Regione Toscana ha dato vita recentemente a nuove strategie che si spera diano presto nuovi frutti ma, al momento, basta fare un piccolo sondaggio per rendersi conto che la strada è davvero lunga. Forse ciò che manca nel nostro paese è la conoscenza storica del territorio e una cultura carente in storia dell'arte.

Percorsi formativi che dovrebbero interessare tutti i cittadini che, in questo modo, avrebbero gli strumenti per comprendere al meglio il patrimonio dato loro in dotazione dai loro antenati, rispettandolo.

La Toscana interna, quella più nascosta, quella che all'improvviso su una strada di campagna ti fa imbattere in un oratorio con un dipinto del 1480 di Benozzo Gozzoli, rifugiatosi nella campagne di Legoli per sfuggire alla peste che imperversava a Pisa, è quella più conosciuta dagli stranieri. È a questa Toscana, come al resto d'Italia, che il Governo deve prestare attenzione, ma con la Legge Franceschini il cosiddetto Art Bonus ha messo nelle mani dei privati, con le loro donazioni, la cura del nostro patrimonio artistico considerato minore.

La Toscana e la nazione tutta potrebbero vivere di ciò che hanno avuto in eredità. Potrebbero, appunto.