A circa una settimana dall'uscita del libro, edito da Salani, e intitolato harry potter e la maledizione dell'erede, tutti i veri "Potterhead" (Potteriani) vivono ancora con un dubbio. Si tratta di una fanfiction ben scritta o di un vero e proprio acclamato sequel? Indubbio è il successo riscosso fin dai primi giorni del libro, che si aggiudica il 4° posto tra i libri più venduti al mondo.

Indubbia la magia che ha contraddistinto le librerie di tutta Italia la notte fra il 23 e il 24 settembre scorso, con intere città vestite a festa per l'occasione.

Ma la domanda che sorge spontanea è, ne vale la pena? I pro e i contro sono numerosi. Innanzi tutto è la grande madre rowling che lo ha scritto, per cui, è impossibile perderlo. Inoltre è tutto pervaso di magia e ci catapulta nuovamente dentro quel mondo che si era tristemente concluso nel 2008 con Harry Potter e i doni della morte. E' bellissimo il ritrovamento dell'amato trio di amici, Harry Ron ed Hermione, in una situazione che, ahimè, ci fa crescere controvoglia, e trasforma la generazione di ribelli adolescenti in una generazione di frustrati genitori. 

Ma, se pensate che da veri fan ne resterete delusi, in parte è vero. Il libro è strutturato in forma teatrale, con ritmi lenti da palcoscenico.

Perciò una stesura di 344 pagine si risolverà con una lettura di poche ore. Inoltre, non prendiamoci in giro, nasce per soddisfare il lettore medio, e non dei veri fan di Harry. Realizza i sogni di ogni singola fanfiction (il più banale e spoilerabile? Hermione come ministro della magia), condisce il tutto con qualche sporadico colpo di scena e con personaggi tirati fuori dal cilindro (chi è Delphi?). E come dessert? Uno scontato lieto fine, perché, altrimenti, chi lo leggerebbe? 

Non possiamo quindi parlare di un vero e proprio sequel, molte leggi magiche sono sovvertite, e sono molteplici i fan a sostenere che il settimo libro doveva essere l'ultimo. Gli inguaribili Potterhead, comunque, possono stare tranquilli: il testo vedrà una seconda edizione nel 2017, speriamo con meno refusi.

Per i più pigri, inoltre, i rumors parlano di una possibile trasposizione cinematografica. 

La Rowling, assieme a Jack Thorne e John Tiffany, ha sicuramente messo a punto un colpo da maestra, accontentando, con questa ben riuscita fanfiction, i gusti dei più, e facendoci immaginare di poter tornare fra i banchi di Hogwarts, tra le vetrine di Hogsmade, in quel mondo che da bambini-adolescenti avevamo sognato di poter vivere.