Le due icone più famose degli horror giapponesi The Ring e The Grudge, finalmente insieme per una battaglia senza esclusione di colpi. Il 34° Torino Film Festival, a distanza di una settimana dalla sua conclusione, ha avuto l'onore di proiettare su grande schermo, in anteprima italiana assoluta, il cult nipponico che tutti i fan attendevano da tempo, lo spaventoso Sadako V Kayako, diretto da Koji Shiraishi.

La storia è quella di due studentesse, Yuri (Mizuki Yamamoto) e Suzuka (Tina Tamashiro), maledette dai rispettivi fantasmi, Sadako e Kayako, che uniranno le proprie forze per non soccombere alla terrificante furia dei due spiriti femminili. Pur consapevoli del pericolo che corrono, l'impresa delle giovani ragazze si rivelerà fin da subito incredibilmente ardua.

34° Torino Film Festival - Studio critico su Sadako V Kayako

In Sadako V Kayako, sono presenti differenti espedienti atti a rendere l'opera decisamente accattivante, sotto ogni profilo possibile. Si parte con una musica ad effetto utilizzata durante le apparizioni e con una tensione palpabile sin dall'inizio della pellicola, e dal primo omicidio/suicidio dovuto alla maledizione di Sadako, ai danni di una commessa di un mercatino dell'usato.

Si alternano poi momenti di paura e momenti di estrema ilarità e irresponsabilità per aver sottovalutato la minaccia incombente, in questo caso doppia, dal momento che le entità maligne di due diverse leggende metropolitane, si fondono per rendere ancora più inquietante e sbalorditiva la narrazione. Ottimi gli effetti speciali, soprattutto verso gli ultimi tre quarti d'ora del film, con la simbiosi fisica ed ectoplasmatica di Sadako e Kayako.

Inoltre, è molto ben costruita e girata la scena dell'esorcismo dell'amica di Yuri, purtroppo dal destino segnato senza possibilità di salvezza. Mirabile è anche l'inquadratura del suo volto e in seguito della sua bocca, dalla quale fuoriescono i capelli lisci e neri di Sadako, oramai impossessatasi completamente della vittima designata.

Proseguendo la critica sul lavoro filmico/creativo del regista Koji Shiraishi, ancora più convincente è l'immagine del suo viso distorto e trasfigurato poco dopo la morte, marchio di fabbrica del The Ring giapponese e americano.

34esimo Torino Film Festival - Ultime considerazioni su Sadako V Kayako

Altro buon marchingegno tecnico-artistico impiegato in Sadako V Kayako, inserito nella sezione "After Hours" del 34° Torino Film Festival, è la contemporaneità temporale e spaziale di una scena, come quella della liceale Suzuka perseguitata da Kayako e dal figlio Toshio, che in fondo alla scala interna della sua abitazione, si ritrova all'improvviso nella casa di Kayako, una sorta di incubo/prigione che dall'irrealtà conduce alla realtà vera e propria, e per questo ulteriormente più orribile e claustrofobico.

L'apoteosi della saga e del genere stesso, culmina poi attraverso Suzuka e Yuri, che introducono nella dimora di Kayako, il video maledetto di Sadako. Infine, come già accennato, ecco verificarsi il conflitto all'ultimo sangue tra i due demoni, davvero imperdibile.

A conti fatti, nonostante lo spettatore appassionato sappia tutto su Sadako e Kayako, e sia scontato l'esito della battaglia, il film si lascia guardare e la sufficienza piena è meritata, anche grazie alla canzone scelta per i titoli di coda, qui sotto ne potrete vedere il videoclip, che si avvale splendidamente dei rumori, miagolii e gorgoglii oltretombali di Toshio e Kayako.

Voto: 7

Torino Film Festival 2016 - Trailer e Videoclip di Sadako V Kayako