Anni Trenta, la vita è sempre stata molto difficile per il dodicenne Hugo Cabret (Asa Butterfield), rimasto orfano dopo la morte del padre per un incendio sprigionatosi nel museo in cui lavorava: il ragazzino vive nascosto in una stazione ferroviaria di Parigi.

Alla morte dello zio, manutentore degli orologi della stazione, diventa in gran segreto lui stesso manutentore, compiendo piccoli furti per tirare avanti.

Di suo padre gli è rimasto solo un piccolo robot, salvatosi miracolosamente dall'incendio in cui aveva aveva perso la vita.

Hugo Cabret instaura un rapporto speciale con l'automa da riparare, una relazioni dai risvolti misteriosi che sembra quasi metterlo in contatto con l'anima del papà.

Con l'obiettivo di portare a termine la costruzione dell'automa cui il padre stava lavorando, Hugo decide di rubare i pezzi di cui necessita da un negozio di giocattoli all'interno della stazione. Qui entra in contatto con Georgie Melies, illusionista e regista che ora gestisce il negozio di giocattoli.

Hugo Cabret, tutte le curiosità

Hugo Cabret ha avuto diversi riconoscimenti, tra cui 5 premi oscar (2012): migliore fotografia, migliore scenografia, miglior sonoro, miglio montaggio sonoro, migliori effetti speciali nonché la nomination per miglior film e miglior regia. Il film ha vinto un Golden Globe per la migliore regia di martin scorsese.

Durante una fuga di Hugo dall'ispettore ferroviario, nella confusione si intravede Salvador Dalì che mostra un suo disegno a James Joyce. Costato 170 milioni di dollari ne ha guadagnati 185 milioni in tutto il mondo. Ambientato a Parigi in realtà è stato girato per lo più a Londra. Il protagonista del film Asa Butterfield sogna un giorno di diventare il nuovo James Bond.

Hugo Cabaret, le opinioni

Stasera davanti alla Tv è impossibile non emozionarsi, Hugo Cabret, oltre ad essere un film incantevole è anche un omaggio cinefilo al passato, una favola perfettamente riuscita e dal sapore magico, diretta magistralmente da un intramontabile Martin Scorsese.