The Truman Show è un film diretto da Peter Weir che ha come protagonista un inusuale Jim Carrey, spesso visto in film comici, ma che in questo caso (come in "The eternal sunshine of the spotless mind"), ci lascia increduli. Orfano, Truman viene adottato sin dalla nascita da un programma televisivo che lo trasmette in onda 24 ore su 24, di cui lui è all'oscuro. Assistiamo ai suoi primi passi, la sua prima parola, il suo primo bacio, fino a quando scopre l'inesorabile finzione in cui è incatenato.
5000 telecamere lo sorvegliano, attori ingaggiati per fingersi suoi parenti e amici, controllo meteo, situazioni che si ripetono sempre uguali. Truman non sospetta nulla tranne quando cade una telecamera dall'alto, un'attrice cerca di rivelargli tutto, ha la visione di suo padre morto. Migliaia di spettatori condividono con lui tutto: il dolore per la morte del padre durante la tempesta, la felicità di quando si innamora per la prima volta.
Truman, purtroppo, siamo noi
Tutto questo è metafora del mondo di oggi, senza che noi ne siamo all'oscuro, almeno Truman aveva una scusa. Siamo convinti che ciò che mostriamo agli altri sia più importante di ciò che siamo davvero.
Non viviamo più un' esperienza per interesse personale, bensì per vantarsene con gli altri. Viviamo in una società governata dal narcisismo e dalla brama di prevalere. Si ha bisogno di sembrare. Online si condividono vittorie e quasi mai sconfitte perchè la personalità online è modellabile, è la strada più semplice, in quella reale no, siamo controllati, non abbiamo filtri.
Truman, incredibile ma vero, riesce a sfuggire a questo labirinto, fuggendo di notte nel mare in tempesta (situazione che aveva sempre evitato perchè gli ricordava la morte del padre), ma è proprio qui che, dopo tanti ostacoli, trova una parete con su dipinto il mare e il cielo conseguente, e scopre la prigione in cui era stato sempre imprigionato.
Questo è l'obiettivo: fuggire, prima che sia troppo tardi, da essere uno show. Dare importanza ai sentimenti veri. Abbracciarsi senza guardare l'obiettivo della macchina fotografica. Non mostrare a seguaci "sconosciuti" i propri traguardi ma essere felici con i propri cari. Solo allora saremo salvi.
Oggi più che mai
Sulla base di questo può essere basato un programma televisivo odierno: Grande Fratello. I protagonisti del reality condividono la loro vita quotidiana sotto lo stesso tetto spiati 24 ore su 24 da una serie di telecamere da un ampio pubblico. Ma al contrario di Truman, che cerca in tutti i modi di sfuggire da questa situazione, i protagonisti dello show vi si mettono di propria volontà, qui il paradosso.
Scegliete di essere chi volete, senza credere di avere sempre le telecamere puntate addosso.
Non confondere la "vita" che si crea online e che si mostra agli altri con quella reale, con ciò che siamo realmente e soprattutto riconoscere il limite.