Dopo sei tappe di questo 104° Giro d'Italia si iniziano a delineare le prime differenze in classifica generale, dopo la prima maglia rosa vestita da Ganna, in maniera egregia, e successivamente da De Marchi. La maglia di leader dopo la tappa del 14 maggio viene indossata dal giovane ungherese Attila Valter, detentore anche della maglia bianca che decreta il miglior giovane della corsa.

I primi due arrivi in salita a Sestola e San Giacomo sono stati entrambi condizionati dal maltempo, che nel Ciclismo fa sempre la differenza. A Sestola Giulio Ciccone è stato il primo a muoversi dal gruppo dei migliori, evidenziando una voglia e una condizione molto buona in questa prima parte di Giro.

I dubbi all'inizio del Giro d'Italia in casa Trek-Segafredo erano molti, da Nibali a Mollema fino allo stesso Giulio. Dall'olandese le risposte sono state negative, mentre Vincenzo ha piacevolmente sorpreso, considerando l'infortunio subito.

Poche corse ma tanto lavoro in vista del Giro d'Italia

L'abruzzese Ciccone partiva con poche gare nelle gambe.

Al Tour of the Alps ha preferito un ritiro in Sierra Nevada, con gli addetti ai lavori che storcevano il naso davanti a questa decisione. Della stessa idea è stato anche Egan Bernal, il quale causa problemi alla schiena non ha disputato gare per risolvere questo fastidio.

Un altro atleta con poche gare alle spalle in questo 2021 è Remco Evenepoel, anzi per il giovane talento belga si tratta dell'esordio stagionale. Per il corridore della Deceuninck il discorso è diverso, lui usciva da un infortunio grave subito al Giro di Lombardia lo scorso Ferragosto. Questo trio di grandi corridori è quello più in forma del gruppo. I tre atleti, denominabili come 'I tre moschettieri', si stanno già sfidando a colpi di fioretto sulle rampe delle strade del Bel Paese, in attesa delle sciabolate delle Alpi.

La domanda comune su questi atleti è: "Non saranno poco allenati alle gare? E di conseguenza questo non potrebbe farli crollare nella terza settimana?". Per quanto riguarda il vincitore del Tour 2019 la domanda si potrebbe non porre, tuttavia la scorsa stagione Egan non ha portato a termine la Grande Boucle a causa dei problemi alla schiena e questo pesa in ottica Giro d'Italia. Il giovane lupo di Lefevre invece è alla prima esperienza in un grande Giro e potrebbe pagare appunto l'inesperienza, non serve per forza controbattere a tutti gli attacchi, ma come insegnano gli scacchi basta difendere la Regina, ovvero le forze fisiche.

La gande condizione mostrata da Giulio Ciccone lo colloca al momento all'ottavo posto in classifica a soli 41 secondi dalla maglia rosa.

L'abruzzese vede consolidarsi la sua leadership in casa Trek, anche se rimane l'incognita della terza settimana, dove molti nodi verranno al pettine e Giulio potrebbe pagare proprio questi sforzi iniziali, come Yates nel 2018.