In molti ricorderanno il caso di Jeffrey Epstein, arrestato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni, che si tolse la vita il 10 agosto del 2019 nella sua cella mentre era in attesa del processo. Cinque anni dopo, quanto sta succedendo attorno al rapper Sean “Diddy” Combs, ricorda molto la vicenda di Epstein, in particolare in riferimento all’ondata di teorie del complotto e notizie false che stanno cricolando online.

In quel caso, molti teorici del complotto videro in quella vicenda una chiara macchinazione della cabala globalista, guidata dalle élite democratiche che il loro beniamino Donald Trump sta cercando di combattere nell’ombra, al fine di rimuovere un testimone scomodo.

Il tutto, totalmente ignorando i palesi e frequenti rapporti che Trump intratteneva con Epstein.

Le accuse contro Diddy, in breve

Il 16 settembre, Sean "Diddy" Combs - rapper statunitense, produttore discografico, imprenditore e attore - è stato arrestato con tre accuse, per le quali si è dichiarato non colpevole: traffico di esseri umani a scopo sessuale, cospirazione per racket, e trasporto interstatale a fini di prostituzione. Diddy ha un casellario giudiziario ben nutrito che inizia negli anni '90 e include arresti per possesso non autorizzato di armi e aggressione aggravata, nonché accuse di aver istigato rapine e sparatorie, come l'incidente che ha portato alla morte del rapper Tupac Shakur il 3 settembre 1996.

Negli ultimi mesi, Combs ha affrontato le accuse di violenza sessuale e molestie, comprese le dichiarazioni della sua ex fidanzata Casandra Ventura, nota anche come Cassie. Dopo la diffusione da parte della CNN di un video a maggio che mostrava Combs aggredire Ventura in un hotel nel 2016, Combs ha rilasciato una dichiarazione scusandosi per il suo comportamento e assumendosi la piena responsabilità delle azioni rappresentate, pur negando successivamente tutte le accuse derivanti dalle cause intentate contro di lui da novembre 2023. Attualmente, Diddy è sotto stretta custodia a causa del rischio di suicidio, in circostanze simili a quelle di Epstein.

E alla fine arriva Trump

Donald Trump ha rapidamente cavalcato la confusione mediatica, ignorando il fatto che queste elezioni saranno decise da un piccolo numero di elettori indipendenti in pochi stati chiave che a differenza dellla sua base non credono a ogni singola teoria del complotto da lui condivisa.

Sul suo profilo di Truth Social, ha condiviso con i suoi 7 milioni di follower un'immagine manipolata con l'AI, originariamente pubblicata da un altro utente, che ritrae la vicepresidente Kamala Harris a una delle feste di Diddy negli anni 2000.



Il meme, successivamente rimosso dall'account di Trump, era un'immagine manipolata di Kamala Harris del 2001 accanto all'ex conduttore di talk show Montel Williams, con cui all'epoca aveva una relazione, e sua figlia. Nella versione alterata, il volto di Montel Williams è stato sostituito con quello di Combs, e il testo inserito insinuava che Harris fosse coinvolta nelle feste "freak-off" che Combs è accusato di organizzare. La stessa immagine è apparsa su X, condivisa dal profilo cospirazionista Red Pill USA, ottenendo 21.000 like e 9.000 retweet.

Come sottolineato da NBC News, sia Trump che Harris hanno avuto rapporti con Combs in passato e entrambi lo hanno elogiato pubblicamente; Harris ha lodato il rapper per aver organizzato un incontro cittadino su come il coronavirus ha colpito le comunità nere nel 2020, mentre nel 2012 Trump ha definito Combs un "bravo ragazzo" e "un buon amico".



Nel frattempo, in Italia

Come è stata recepita la narrativa nei canali e gruppi complottisti italiani?

Riportando diverse narrazioni sull’argomento operate da canali Telegram molto seguiti come Bio Clandestine o Pepe Lives Matter, i promotori delle teorie del complotto in Italia danno per scontato che quella di Diddy fosse un’operazione honeypot - termine che viene utilizzato per indicare una trappola “al miele” o esca, ad esempio tramite utilizzo di prostitute minorenni per ricattare coloro che cadono nel tranello.

Si chiedono dunque chi si trovi al di sopra al rapper. Domanda alquanto retorica, dal momento che vi si allega solitamente il video di un’intervista di Diddy a Obama del 2004. Le due azioni vengono inquadrate in un piano, da parte del Deep State, di ottenere video con cui ricattare figure di spicco. Da ciò deriva l’invito a non lasciare che i democratici si dissocino da Diddy, sostanzialmente un agente democratico utilizzato per cercare di influenzare Hollywood e l’industria musicale almeno dall’inizio degli anni 2000.

Ciò rientra nella narrativa statunitense operata da QAnon sull’esistenza di una cabala di pedofili e satanisti che governano il mondo segretamente, la quale ha ottenuto diversi seguaci anche in Italia.

Diversi divulgatori del mondo QAnon, diventato acefalo dopo la scomparsa di Q, vengono postati sui canali, come Shadow of Ezra che ha 485mila follower.

Mentre canali come quello di Cesare Sacchetti, con 63mila iscritti, accusano il mondo femminista di tacere di fronte a uno scandalo di violenza reiterata nei confronti di molte donne per paura di ciò che potrebbe uscire fuori dagli archivi di Diddy riguardo la sinistra. O ancora, diversi utenti sostengono che Diddy era un mezzo per adescare bambini ed estrarne l’adrenocromo a beneficio della cabala satanista, mentre altri canali hanno ritirato fuori una drop di Q vecchia di 6 anni che recita “MUSIC IS ABOUT TO STOP”.

Goccia a goccia

Per chi non lo sapesse, i "drop" dell'utente anonimo Q - la cui identità è ora certa al 99,9% grazie al lavoro di due linguisti che hanno utilizzato il machine learning - sono ciò che ha dato origine all'intero movimento QAnon.

Questi drop, una serie di indizi criptici pubblicati da Q su imageboard come 4chan (e successivamente 8chan e 8kun), funzionavano come un gioco di indovinelli o puzzle per i seguaci, che erano incoraggiati a fare le proprie ricerche sul presunto piano di Trump per smantellare il Deep State.

Inizialmente, Paul Furber, uno sviluppatore di software sudafricano, era dietro i post di Q, che apparvero per la prima volta nel 2017, collegati anche a Pizzagate. Successivamente, nella seconda fase di questi drop, sembra che Ron Watkins, ex amministratore di 8chan e candidato al Congresso in Arizona nelle elezioni di metà mandato del 2022, insieme al padre Jim Watkins, imprenditore e amministratore di 8chan e successivamente di 8kun, abbiano preso il controllo.

Questa storia è stata documentata da numerosi giornalisti e ricercatori e la esploreremo ulteriormente in un articolo separato.

Ovviamente, la speranza dell'orbita cospirazionista è che Diddy non faccia la fine di Epstein, convinti che con il materiale registrato e le sue confessioni durante il processo, l'intero Deep State che governa il mondo verrà smantellato, mattone dopo mattone. Oppure, riferendosi alla rivendicazione più famosa del mondo QAnon, "The Storm is coming", che sta impiegando più tempo ad arrivare rispetto all'Inverno di Game of Thrones, goccia dopo goccia.