Nel vorticoso scenario delle prossime elezioni presidenziali americane, un protagonista silenzioso ma decisivo si staglia all'orizzonte: la Pennsylvania. Questo stato, conosciuto come il Keystone State, potrebbe rivelarsi l’ago della bilancia nello scontro tra Kamala Harris e Donald Trump per la Casa Bianca.

La Pennsylvania, con i suoi 19 grandi elettori, si è sempre distinta come uno degli swing states più importanti, capace di oscillare tra democratici e repubblicani con margini spesso ridottissimi. Nel 2016, Trump vinse qui per appena 44.000 voti, meno dell'1% del totale, ribaltando decenni di dominio democratico. Quattro anni dopo, Joe Biden riconquistò lo stato con un margine altrettanto esiguo: poco più di 80.000 voti.

Intanto gli ultimi sondaggi pubblicati da Spotlight PA/MassINC poll mostrano Harris avanti di cinque punti rispetto a Trump: la vicepresidente è al 49% contro il 44% del suo sfidante repubblicano.

Tra dem e repubblicani: un vero swing state

Questa volatilità rende la Pennsylvania un terreno di caccia irresistibile per entrambi gli schieramenti, consapevoli che qui si potrebbe decidere il destino dell'intera nazione. I due candidati stanno spendendo denaro e tempo nello stato come mai si era visto negli ultimi anni.

Harris ha fatto campagna elettorale dal 5 al 10 settembre. Trump ha battuto le aree rurali dello stato e proprio il 24 settembre è tornato a parlare, dopo che lo scorso 13 luglio era stato vittima di un attentato a Butler, nel cuore rurale dello stato.

Ma cosa rende la Pennsylvania così cruciale? La risposta risiede nella sua peculiare composizione demografica e economica.

Da un lato, le aree urbane di Philadelphia e Pittsburgh, bastioni democratici con una forte presenza di minoranze etniche e giovani progressisti. Dall'altro, le vaste zone rurali e le ex città industriali, dove il messaggio di Trump sul rilancio manifatturiero e la difesa dei valori tradizionali ha fatto breccia. In mezzo, le cruciali contee suburbane, vero e proprio campo di battaglia dove si giocherà la partita più importante.

I punti di forza di Trump: classe operaia delusa e ritorno alle fonti fossili di energia

In questo scenario, Trump può contare su diversi punti di forza che potrebbero giocare a suo favore in Pennsylvania:

  • Base solida nelle aree rurali: Gode di un forte sostegno nelle comunità rurali e nelle ex zone industriali.
  • Retorica economica: Il suo messaggio sul rilancio dell'industria e la creazione di posti di lavoro in America risuona particolarmente in questo stato.
  • Critica alle politiche democratiche: Può sfruttare il malcontento verso le attuali politiche economiche e energetiche.
  • "Drill baby drill": La sua promessa di puntare tutto sulle fonti fossili di energia è sicuramente un importante incentivo in uno stato che punta molto sull’estrazione del carbone e sul fracking.

La strategia di Harris: l'eredità di Biden e la forza dei giovani e dei moderati

D'altro canto, Harris può contare su altrettanti punti di forza che potrebbero rivelarsi decisivi:

  • Sostegno nelle aree urbane: può fare affidamento su una solida base di sostegno nelle grandi città come Philadelphia e Pittsburgh.
  • Appello alle minoranze: in quanto donna afroamericana, potrebbe mobilitare efficacemente l'elettorato nero e le altre minoranze.
  • Politiche progressiste: le sue posizioni su sanità, istruzione e cambiamento climatico potrebbero attrarre i giovani e i moderati dei sobborghi.
  • Eredità di Biden: può capitalizzare sui successi dell'amministrazione Biden, particolarmente in ambito economico e infrastrutturale.

Per la vicepresidente, la sfida sarà mantenere alta l'affluenza nelle città e conquistare i moderati dei sobborghi, puntando su temi come la sanità e l'istruzione.

Trump, invece, dovrà riaccendere l'entusiasmo della sua base nelle aree rurali e presentarsi come il campione della classe operaia, promettendo un ritorno ai fasti industriali del passato. Chi riuscirà a tessere la tela più convincente in questo complesso mosaico sociale ed economico avrà buone possibilità di assicurarsi non solo i 19 grandi elettori della Pennsylvania, ma potenzialmente le chiavi della Casa Bianca.