Il mondo delle notizie è complesso e le storie, così come le foto false spesso vengono ampiamente condivise sui social media. Il team editoriale di Blasting News individua ogni settimana le bufale più popolari e le informazioni fuorvianti per aiutarti a distinguere il vero dal falso. Ecco le Fake News più condivise di questa settimana.

Il giornalista arrestato in un caso di pedopornografia non ha alcun legame con il "Pizzagate"

Affermazione falsa: gli utenti dei social media negli Stati Uniti hanno condiviso uno screenshot di un presunto articolo del New York Post con il titolo "Il pluripremiato giornalista della ABC che ha 'sfatato' il Pizzagate, si dichiara colpevole in un orribile caso di pedopornografia", accompagnato da una presunta foto del giornalista.

Sempre sui social media, gli utenti hanno condiviso un meme che fa un chiaro riferimento al presunto articolo pubblicato dal New York Post, tra cui Elon Musk, che ha aggiunto il seguente commento nel suo post: "Sembra almeno un po' sospetto".

Verità:

  • Il "Pizzagate" è una teoria del complotto emersa durante le elezioni presidenziali statunitensi del 2016 che sostiene, senza alcun fondamento, che politici democratici di alto livello, tra cui l'ex Segretario di Stato Hillary Clinton, siano coinvolti in un giro di traffico sessuale di bambini che opera da una pizzeria di Washington D.C. chiamata Comet Ping Pong.
  • Una ricerca per immagini inversa mostra che la foto che illustra il presunto articolo del New York Post è dell'ex giornalista di ABC News James Gordon Meek, che nel settembre 2023 è stato condannato a 6 anni di carcere "per trasporto e possesso di materiale pedopornografico".
  • Una ricerca sul sito web di ABC News mostra che Meek, che si è occupato di questioni di sicurezza nazionale fino alle sue dimissioni l'anno scorso, non ha mai pubblicato alcun servizio sul "Pizzagate". Una ricerca sul sito del New York Post mostra che il giornale non ha pubblicato alcun articolo con il titolo diventato virale sui social media.
  • Elon Musk ha poi cancellato dal suo account su X il meme che promuoveva la teoria cospirativa del "Pizzagate".

Una vecchia foto di munizioni è stata condivisa con l'intento di mostrare aiuti militari statunitensi a Israele

Affermazione falsa: gli utenti dei social media di tutto il mondo hanno condiviso una foto di alcune munizioni, accompagnata dall'affermazione che l'immagine mostra gli aiuti militari inviati dagli Stati Uniti a Israele nell'attuale guerra contro Hamas.

"È arrivato il terzo lotto di aiuti americani ai bambini palestinesi", si legge nella didascalia di alcuni post.

Verità:

  • Una ricerca per immagini inversa mostra che l'immagine virale è stata originariamente pubblicata nell'ottobre 2014, sul sito web di una base dell'aeronautica militare statunitense a Gunsan, in Corea del Sud.
  • "Più di 80 bombe Blu-109 e Mark-84 sono esposte nell'area di stoccaggio delle munizioni Wolf Pack, base aerea di Kunsan, Repubblica di Corea, dopo una simulazione di distruzione di emergenza delle munizioni, avvenuta con successo il 23 ottobre 2014", si legge nella didascalia dell'immagine.

La Banca di Spagna non ha raccomandato di tenere in casa da 6 a 12 mesi di spese fisse in contanti

Affermazione falsa: gli utenti dei social media spagnoli hanno condiviso l'affermazione secondo cui la Banca di Spagna avrebbe raccomandato alla popolazione del Paese di tenere in casa da 6 a 12 mesi di spese fisse in contanti per le emergenze o gli imprevisti.

Verità:

  • In un post sul suo account ufficiale su X l'11 dicembre, la Banca di Spagna afferma che: "Sono circolate notizie su una raccomandazione del @BancoDeEspana di tenere una certa quantità di #cash in casa per le emergenze. Non è vero".
  • Il post è accompagnato da un breve video con informazioni sull'argomento e da un link a un articolo pubblicato sul blog Finanzas para Todos (Finanza per tutti, un'iniziativa della Commissione nazionale del mercato dei valori mobiliari - CNMV -, della Banca di Spagna e del Ministero degli Affari economici e della trasformazione digitale), intitolato "La importancia de contar con un fondo de emergencia (L'importanza di avere un fondo di emergenza)".
  • Il testo, che parla dell'importanza di avere un fondo di emergenza per far fronte a spese non pianificate, chiarisce che "non è necessario tenere contanti a casa".

L'immagine non mostra il principale aeroporto sudafricano che vende bagagli non reclamati

Affermazione falsa: Pagine Facebook presumibilmente collegate all'aeroporto internazionale O.R.

Tambo di Johannesburg, in Sudafrica, hanno condiviso un'immagine che mostra centinaia di valigie all'interno di un magazzino e tra di esse due cartelli gialli con il seguente messaggio scritto in nero: "Bagaglio smarrito, R38 [circa 2 dollari]". Secondo i post, l'immagine è stata registrata all'aeroporto internazionale O.R. Tambo e mostra i bagagli persi e non reclamati che vengono venduti a causa della mancanza di spazio per il loro stoccaggio.

Verità:

  • Una ricerca per immagini inversa mostra che l'immagine condivisa sulle pagine di Facebook è stata originariamente pubblicata nel luglio 2023 in una comunità Reddit per contenuti relativi a Firenze.
  • Secondo l'utente che l'ha postata, l'immagine è stata scattata da un membro della famiglia che, dopo aver perso il suo bagaglio all'aeroporto di Firenze, è stato portato dal personale dell'aeroporto in un hangar dove venivano conservati tutti i bagagli smarriti e non reclamati.
  • Confrontando l'immagine originale postata su Reddit con quella condivisa sulle pagine di Facebook si nota chiaramente che i segni gialli sono stati aggiunti digitalmente all'immagine.
  • In un post pubblicato il 20 novembre sul suo account ufficiale X, Airports Company South Africa (ACSA), che gestisce i principali aeroporti sudafricani, tra cui l'O.R. Tambo, ha avvertito i passeggeri "di fare attenzione alle truffe sui social media e ai sindacati che affermano di vendere bagagli smarriti/non reclamati in uno dei nostri aeroporti".