L’allegria del Carnevale arriva al Centro diurno alzheimer, che si trova all’interno del Presidio “Pietro Pisani” di via Gaetano La Loggia. L’idea di allietare qualche ora con strumenti musicali e canti del passato è di Mariano Livuzza, componente del Direttivo dell’Associazione per i Diritti degli Anziani di Palermo che domani, a partire dalle 15:30, si esibirà con altri volontari.
L'iniziativa, coadiuvata da tutti coloro che accompagneranno le attività degli ospiti della struttura, ha ricevuto il plauso del presidente provinciale di Ada Sicilia, Gaetano Cuttitta, per l’azione lodevole che consentirà, ai pazienti e ai loro familiari, di rivivere alcuni momenti della loro vita, contribuendo a creare, seppure per qualche ora, una condizione gioiosa e mettere così da parte la sofferenza quotidiana.
Illuminare il buio
Alla base della malattia di Alzheimer, vi è la morte di un gran numero di cellule nervose che, gradualmente, rendono difficoltose le attività mnemoniche causando perdita di memoria e di lucidità.
La difficoltà di ricordare momenti, eventi rende molto difficile comunicare all'esterno emozioni, stati d'animo attraverso la parola perché, molto spesso, non si è in grado di ricordare le parole per esprimere concetti, emozioni o cose.
Per favorire la comunicazione con coloro i quali soffrono di questa patologia, bisogna mantenere il contatto visivo, incoraggiare la comunicazione con maniere amorevoli, dare indicazioni semplici per svolgere le attività e accompagnare le azioni con pazienza anche se i risultati non sono soddisfacenti.
Inoltre, la morte delle cellule nervose, comporta anche stati di irritabilità, ansia, tristezza, che rendono complesso il processo di accompagnamento da parte di coloro che si prendono cura del malato: è, dunque, fondamentale un costante sostegno e supporto a chi soffre di questa patologia e anche alla sua famiglia.
Attività ludiche, ricreative e artistiche, pur non prescindendo dalle prescrizioni mediche specialistiche, riescono a facilitare ed alleviare, attraverso le varie forme artistiche, le sofferenze dei malati. La danza, la musica, l'arte e la pittura sono canali capaci di mettere in comunicazione le persone con i malati, donando loro il diritto e il piacere di esprimere sé stessi e di vivere. Ogni piccolo passo, ogni piccolo gesto, è un nuovo obiettivo raggiunto ed una nuova speranza.