Si intitola "Dante e Divina" il nuovo spettacolo teatrale del gruppo artistico palermitano de "Gli Scattiàti" che andrà in scena i prossimi 11 dicembre, a partire dalle 21:15, e 12 dicembre, a partire dalle 18:30, al Teatro Fontarò in Largo Lituania 10 (ex via Danimarca, 50/b) a Palermo che promette tante risate in occasione di un ritorno sul palco denso di emozioni dopo il lungo stop post pandemia.

Il fulcro di 'Dante e Divina'

La scelta di definire, da parte dell'autore, questa rappresentazione "tabernaria" e non commedia allegorica come da tradizione dantesca, nasce dalla coscienza che una commedia narra una sola storia, mentre in "Dante e Divina" si raccontano tante storie e sono tutte il risultato di una luce che illumina un personaggio popolare che si racconta come avveniva in certe rappresentazioni dell'antica Roma.

Così gli umili acquistano voce e parafrasando J. De Santeuil, ognuno di loro "castigat ridendo mores" (locuzione latina che, letteralmente, significa "Corregge i costumi ridendo"). Dieci monologhi e due sketch prendono vita, lungo il percorso notturno di Dante e Divina, per rappresentare vari momenti e svariati - a volte bizzarri - argomenti della vita quotidiana popolare.

Si va dalla lite tra le comari di un cortile alla disquisizione sulla terra piatta, dal ricordo, ancora vivo, di una costrizione giovanile al racconto di un sogno pruriginoso, e così via, in un susseguirsi di esilaranti situazioni con argomenti dalle parvenze ora leggere, ora profonde, fino a vicissitudini di drammatica attualità.

Il filo rosso tra ieri e oggi

Una linea che ripropone lo stile dissacrante, ma fortemente coinvolgente del gruppo teatrale palermitano che, ormai da diversi anni, occupa la scena del teatro popolare locale e si prefigge come obiettivo principale quello di stimolare la riflessione attraverso il sorriso e il coinvolgimento del pubblico in maniera tanto semplice, quanto immediata.

Dante, nell'anno della celebrazione del "sommo poeta" padre della lingua e della cultura italiane, diventa qui indirettamente il protagonista fuori dalla scena che, però, si insinua nella scena, un'allegoria sull'allegoria, un tributo in chiave ironica a tutti quei personaggi che, ieri come oggi, rappresentano uno spaccato della società contemporanea con pregi, difetti, peculiarità e quel pizzico di faccia tosta che lo allontana dal modello narrato dal Dante e lo avvicina a quello attuale.

Gli interpreti

Gli "Scattiàti" che si alterneranno sulla scena sono (in ordine alfabetico): Enzo Argo, Marta Carramusa, Tiziana Di Vita, Mauro Enea, Rosy Pericolo, Giusina Perna, Silvana Sardina, Santino Serio. Voce narrante di Flavio Modica. Testo e regia di Eugenio Maria Testaverde.