Una donna come tante il cui volto protetto da una mascherina nera, in brevissimo tempo, è diventato uno dei più visti e cliccati sul web grazie ad una foto che la ritrae con un cartello in mano: stiamo parlando di Daniela Tiezzi, cittadina del Comune di Rieti che, in occasione del Lazio Pride, svoltosi lo scorso 11 settembre lungo il centro storico del Comune laziale, è diventata il simbolo vivente della lotta per la difesa dei diritti LGBTIQ+.

‘L'omofobia non è un'opinione’

“L'omofobia non è un'opinione”, così recita lo striscione stretto tra le mani di Daniela e tenuto orgogliosamente in alto come un vessillo di guerra, proprio per significare quanto la tutela dei diritti civili e sociali di ogni individuo (a prescindere dal proprio orientamento sessuale) siano alla base dell'ordinamento che ogni Paese civile deve avere per potersi definire tale.

“Sono scesa in piazza per incentivare altre persone a trovare il coraggio per non nascondersi più – ha detto Daniela Tiezzi -, in quanto io stessa, fino alla volta scorsa, non ero riuscita a rivelare il mio orientamento sessuale ad alcuni componenti della mia famiglia, anzi, alcuni di loro persino neanche mi salutano. Ho voluto metterci la faccia perché, a mio avviso – ha precisato Tiezzi – seppur questo tipo di manifestazioni venga strumentalizzato a livello politico, di politico abbia ben poco. Il senso più profondo è di tipo sociale, perché ci sono state persone che si sono tolte la vita a causa degli insulti che ricevevano ed il bullismo perpetrato in maniera sistematica”.

Tiezzi: ‘L'omofobia è solo odio’

“L'omofobia è semplicemente odio e discriminazione, non un'opinione – sottolinea con fermezza Tiezzi – e non si può essere d'accordo con qualcosa che incentiva l'odio. Gli episodi di discriminazione accadono molto spesso e ovunque – ha continuato Tiezzi -, soprattutto nelle piccole città dove, a causa di cattiva informazione, barriere mentali e culturali e pregiudizio, si alimentano più facilmente.

Io sono scesa in piazza da sola – ha concluso – senza nessuno che volesse accompagnarmi per dimostrare, anche a coloro che non credono che questa battaglia li riguardi, che questa lotta riguarda tutti e che i diritti umani vanno tutelati a prescindere da tutto”.

AAA fotografo/a cercasi

La foto che ritrae Daniela, è stata scattata durante la manifestazione, ma l'autore della stessa non ne ha rivendicato la proprietà e non è stato ancora possibile identificarlo/a.

Per tale ragione, Daniela ha manifestato l'interesse di conoscere l'identità dell'autore/trice della stessa affinché possa dare un nome ed un volto a chi ha reso la sua immagine virale sui social.