Prosegue nel Paese il dibattito su indulto e amnistia contro il sovraffollamentocarcerario entrato nell'agenda politica e parlamentare sin dai primi giornidel 2014.
Sui provvedimenti di clemenza generale ad efficaciaretroattiva -chiesti dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano con un messaggioalle Camere alla luce della sentenzaTorreggiani con cui la Corte diStrasburgo ha condannato l'Italia per il sovraffollamento carcerario – si èespresso oggi il procuratore nazionaleantimafia Franco Roberti.
"Ritengo che le mie valutazioni – ha detto Roberti a marginedella lectio magistralis che si è tenuta oggi al all'università Suor OrsolaBenincasa di Napoli - possano dirsi coincidenti con quelle espressedal collega Sebastiano Ardita incommissione Giustizia alla Camera, con tutte le preoccupazioni che potrebberoconseguire dalla eventuale scarcerazione di boss mafiosi come peraltro giàavvenne nel 2006 con l'indulto. Mi riservo di esprimere le mie valutazioni – haaggiunto il procuratore nazionale antimafia secondo quanto riporta l'Ansa - nellesedi competenti".
"Si parla di un indulto mascherato, ma è peggio.
L'indulto –aveva detto nei giorni scorsi il procuratoreaggiunto di Messina SebastianoArdita nell'audizione in commissione Giustizia a Montecitorio sul decreto svuotacarceri - opera inmaniera generalizzata, uguale per tutti. Invece con il meccanismo previsto daldecreto lo sconto cresce con il crescere della pena e, non essendovisbarramento, vi è la possibilità di faruscire i soggetti più pericolosi sul piano criminale".
Intanto proseguirà la prossima settimana in commissioneGiustizia al Senato l'esame congiunto dei quattroddl su indulto e amnistia presentati dai senatori Manconi, Compagna,Barani, Buemi e altri. La seduta plenaria della commissione riunita in sedereferente è stata convocata per il 21, 22 e 23 gennaio sempre alle ore 14.30. Irelatori dei ddl su amnistia e indulto sono i senatori Ciro Falanga (FI) e lasenatrice Nadia Ginetti (PD).