Con 365 sì, 156 contrari, 40 astenuti è stata approvata dalla Camera la nuova legge elettorale: si tratta di un sistema proporzionale con premio di maggioranza. Manca l'ultima approvazione, quella del Senato il quale avrà il compito di discutere la riforma che, verosimilmente, abolirà proprio lo stesso Senato: infatti, secondo la nuova legge elettorale, non si voterà più per eleggere senatori.

Non sono mancate controversie, polemiche, soddisfazioni, ma andiamo a valutare, insieme, come è articolato l'Italicum.

La nuova legge prevede 120 collegi, in ognuno di questi ciascun partito presenterà una lista corta, 5-6 candidati (ogni candidato potrà presentarsi in 8 collegi diversi). Sulla parità di genere c'è ancora una discussione in atto. Secondo il testo attuale le liste dovranno garantire la presenza paritaria di uomini e donne ma l'alternanza non sarà obbligatoria, nello specifico se verranno eletti, ad esempio, i primi due candidati e se in questi non siano presenti donne, queste non verranno elette.

Vince le elezioni il partito o la coalizione che al primo turno ottenga il 37% dei voti (c'è però una limitazione, non si avranno più del 55% dei seggi, per un totale di 340 seggi) ottenuto sommando il premio di maggioranza assegnato ai vincitori (pari al 15% dei seggi).

Nel caso in cui nessun partito o coalizione raggiunga questa soglia allora si andrà al ballottaggio tra i primi due.

Proprio nel caso del ballottaggio, l'Italicum assicurerà, a chi vince, la maggioranza assoluta e quindi la governabilità assegnandogli così il 53% dei seggi.

Nel testo non è presente la cosiddetta norma "salva Lega", che consentiva di entrare in Parlamento anche se non si raggiungeva la soglia del 4,5% in ambito nazionale ma lo si raggiungeva solo in alcuni territori.

Vi proponiamo di seguito le soglie per entrare in Parlamento:

  • 4,5% per i partiti che si presentano in coalizione
  • 8% per i partiti che si presentano da soli
  • 12% per le coalizioni.