È un po' il dubbio comune, ci sarà altra vita oltre a quella presente sul nostro pianeta? Nella galassia immensa, lontana milioni di anni luce, potrebbe esserci un pianeta mai scoperto contenente nuove forme di vita?
L'annuncio dato dalla NASA porta proprio in questa direzione. Grazie al telescopio Kepler, lanciato in orbita nell'anno 2009, è stato individuato questo esopianeta che orbita nella zona abitabile di una stella. Questa stella è per caratteristiche analoga al sole ma è più brillante del 10% una massa leggermente più grande. Un nuovo mondo roccioso più grande della terra, ben del 60%, nonché più anziano di 6 miliardi di anni.
Kepler 454b è il nome attribuito dalla NASA al pianeta. Esso orbita intorno alla sua stella per 385 giorni, molto simili ai dati in cui la Terra orbita intorno al sole. La distanza tra Kepler e la sua stella è quasi la stessa che c'è tra la Terra e il sole. Si trova in una zona chiamata Goldilocks, distante 1400 anni luce da noi.
Clima, forza di gravità, terreno favorevoli ad un eventuale presenza di acqua, questi sono dati impressionanti che certificano quanto questi due pianeti siano simili. Ma non si escludono eventuali problemi futuri per gli eventuali abitanti di questo pianeta. La stella di Kepler sta diventando sempre più brillante e quindi relativamente più calda. Se qualcuno c'è e vive su questo pianeta potrebbe avere seri problemi di esistenza.
John Grunsfeld, capo della divisione scientifica della NASA ha dichiarato, in conferenza stampa, che esso è senza dubbio il pianeta fin ora osservato aventi caratteristiche più simili alla nostra Terra. Dalla scoperta del pianeta cugino della Terra, più anziano a dire in vero, nasce spontanea la domanda: siamo soli nell'universo?
Quest'importante scoperta può essere anche un importante argomento di studio, vista anche la differenza di età tra i due pianeti, per poter quindi comprendere come la nostra Terra può evolversi nel corso degli anni, quali rischi e minacce corriamo e quali accorgimenti potremmo adottare per scongiurare eventuali rischi futuri.