Ieri, lunedì 30 giugno, il premier Matteo Renzi e il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al termine del Consiglio dei Ministri, hanno presentato la riforma della giustizia organizzata in dodici punti: riforma del Consiglio Superiore della Magistratura, accelerazione del processo penale, falso in bilancio e autoriciclaggio contro la criminalità economica, tutela della privacy con la revisione delle intercettazioni.

Sono solo alcuni dei punti che fanno parte della nuova riforma della Giustizia.

Al momento si tratta solamente di linee guida che saranno discusse durante l'estate dal primo luglio al 31 agosto. Come avvenuto con la riforma della Pubblica Amministrazione, i cittadini saranno chiamati a dare il loro contributo di pensiero inviando una mail all'indirizzo rivoluzione@governo.it. Chiunque volesse, in questi due mesi, potrà dare il proprio suggerimento attraverso questa mail.

Uno dei principali obiettivi del governo Renzi è quello di velocizzare il processo civile attraverso una 'rivoluzione tecnologica' che dovrà, secondo le intenzioni del premier, concludere il processo di primo grado entro un anno, dato che oggi 'ci sono 5 milioni e 200mila processi pendenti; una roba pazzesca'.

Un accelerazione sarà data soprattutto ai procedimenti relativi alle separazioni e ai divorzi. 'Se saranno consensuali non ci sarà più la necessità di andare di fronte al giudice', ha affermato il ministro della Giustizia Orlando.

Un altro dei punti fondamentali di questa riforma è riorganizzare il Consiglio superiore della magistratura, ma solamente dopo il rinnovo delle cariche dell'organismo stesso. Infine, Renzi ha assicurato che una particolare attenzione sarà posta al problema sentito delle intercettazioni, in maniera da salvaguardare la tutela della privacy.