Al termine della seduta odierna il Consiglio dei ministri ha presentato il piano del Governo per riformare la giustizia. Dodici punti illustrati in una slide dal premier, Matteo Renzi, e dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

I dodici punti lanciano le linee guida che verranno discusse nei prossimi giorni. L'obiettivo, a detta dello stesso presidente del Consiglio, è discuterne, nei prossimi due mesi, non solo con le varie forze politiche e con gli addetti ai lavori ma anche con i cittadini che vorranno inviare consigli. Al dibattito si potrà partecipare tramite il portale della Pubblica Amministrazione, scrivendo i propri suggerimenti all'indirizzo email rivoluzione@governo.it.

Ecco i dodici punti illustrati nella conferenza stampa da Renzi.

  1. Giustizia civile: riduzione dei tempi. Un anno in primo grado;
  2. Giustizia civile: dimezzamento dell'arretrato;
  3. Corsie preferenziale per le imprese e le famiglie;
  4. Csm: più carriera per merito e non grazie alla "appartenenza";
  5. Csm: chi giudica non nomina chi nomina non giudica;
  6. Responsabilità civile dei magistrati sul modello europeo;
  7. Riforma del disciplinare delle magistrature speciali (amministrativa e contabile);
  8. Norme contro la criminalità economica (falso in bilancio, autoriciclaggio);
  9. Accellerazione del processo penale e riforma della prescrizione;
  10. Intercettazioni (diritto all'informazione e tutela della privacy);
  11. Informatizzazione integrale del sistema giudiziario;
  12. Riqualificazione del personale amministrativo.

Il presidente del Consiglio nel commentare i punti sopra descritti si è soffermato soprattutto sulla riduzione dei tempi della giustizia sia civile che penale da perseguire grazie all'informatizzazione integrale del sistema.

Un approfondimento è stato anche fatto per i punti riguardanti il Csm, ribadendo che il Governo attuale è più propenso a nomine basate sulla meritocrazia. Il premier ha anche specificato che è giusto parlare di responsabilità civile dei magistrati ma tenendo presente ciò che si applica a livello europeo, perseguendo soltanto chi agisce con dolo o colpa grave.

Infine qualche battuta è stata spesa per le intercettazioni che dovranno comunque salvaguardare la tutela della privacy.

Il piano del Governo è arduo. Discutere sulla giustizia nei prossimi due mesi partendo dai dodici punti illustrati, continuando sulla strada delle riforme.