Molti sono gli impegni del governo Renzi su diverse questioni che si stanno affrontando in questi giorni. Per quanto riguarda la riforma delle pensioni sono molte le novità che vengono presentate; naturalmente bisogna aspettare le approvazioni definitive che andranno a modificare la legge Fornero, oggi ancora in vigore. Si tratterà di abolire le penalizzazioni per tutte quelle persone che vanno in pensione prima dei 62 anni con almeno 35 anni di contributi e tutto quello che riguarda la pensione anticipata per le donne con il sistema contributivo estendendo il periodo per la richiesta fino al 31 dicembre 2015.
Altra questione molto importante da affrontare è quella dei Quota 96 della scuola, dopo l'ennesimo rinvio della soluzione con la nuova legge di Stabilità che ha lasciato scontenti, ovviamente, il personale della categoria colpito da questa norma. Per quanto riguarda la questione della riforma della giustizia e, in particolare, dell'indulto e dell'amnistia è un argomento che viene portato avanti dal governo Renzi da molti mesi infiammando il mondo politico ma non trovando specifiche norme che possano mettere tutti d'accordo. Per il momento è stata approvata la non punibilità dei reati più lievi (non superiori ai 5 anni di condanna) rinviando però la questione alla riforma del processo civile.
Si torna a parlare con insistenza dell'Italicum (la nuova riforma elettorale) che dovrebbe mettere tutti d'accordo, dalla minoranza del Partito Democratico a Silvio Berlusconi fino a giungere al Movimento 5 Stelle, anche in considerazione del patto fatto con Forza Italia in merito a questa nuova riforma. Nel frattempo è stata richiesta la fiducia sul Jobs Act, la riforma del Lavoro, che porterà a ridisegnare il mondo del lavoro. Si dovrà superare l'ormai famoso art. 18 dei lavoratori portando a delle novità sugli ammortizzatori sociali, con la riduzione delle forme contrattuali, l'estensione del diritto di maternità e sui tanto attesi sgravi per i datori di lavoro sui contratti a tempo indeterminato.