Secondo l'ultimo sondaggio Noto del 3 dicembre, divulgato durante l'ultima puntata di Porta a Porta, Fratelli d'Italia ottiene il 29% e perde mezzo punto percentuale rispetto al dato dello scorso 19 novembre. Stessa sorte tocca al Movimento Cinque Stelle, che perde anch'esso mezzo punto. Cresce invece il Partito Democratico, che vede accorciare la distanza dal partito della premier.

Il sondaggio Noto per Porta a Porta

Rispetto al sondaggio del 19 novembre Fratelli d'Italia scende di mezzo punto percentuale. Pur restando al primo posto nelle intenzioni di voto degli italiani, il partito di Giorgia Meloni si attesta al 29% con il Pd di Elly Schlein che guadagna mezzo punto percentuale e ottiene il 24,5% arrivando a un distacco inferiore al 5%.

Questo è il quadro che emerge dall'ultimo sondaggio Noto, annunciato durante la puntata di Porta a Porta del 3 dicembre dal conduttore Bruno Vespa. La terza forza politica rimane sempre il Movimento Cinque Stelle anche se perde mezzo punto percentuale e va all'11,5%. Probabilmente in questo calo potrebbe influire la fase costituente, con la lotta tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo sul futuro del movimento.

Il dato sugli altri partiti

Andando a vedere il dato degli altri partiti della maggioranza di centrodestra troviamo Forza Italia di Antonio Tajani stabile con il 9%, così come la Lega di Matteo Salvini all'8%. Di stabilità possiamo parlare anche per Alleanza Verdi Sinistra che si attesta al 6%.

Italia Viva di Matteo Renzi raggiunge invece Azione di Carlo Calenda: entrambi sono al 2,5%. Noi Moderati di Maurizio Lupi è al 2%, mentre +Europa di Emma Bonino è stabile con l'1,5%. Il dato sugli astenuti e sugli indecisi rimane stabile anch'esso, con la percentuale degli intervistati che non esprimono per nessun partito che è al 41%.

Centrodestra e centrosinistra: il punta sulle coalizioni

Andando a vedere il dato sulle coalizioni il dato diventa più interessante: se sommiamo infatti il dato dei partiti di governo del centrodestra si ottiene il 48,5%. Se sommiamo invece i partiti del centrosinistra (Pd, AVS e + Europa) si arriva al 32%, molto distanti dai numeri su cui viaggiano i partiti governativi.

Discorso diverso invece in caso di eventuale alleanza del cosiddetto campo larghissimo: se sommiamo infatti il dato dei partiti centristi di Calenda e Renzi, oltre a quello del Movimento Cinque Stelle, si arriva al 48,5% e quindi al pareggio sostanziale.