Sembra passato un secolo da quando il Movimento Cinque Stelle riempiva le piazze e il suo fondatore Beppe Grillo veniva acclamato in tutti i centri abitati che raggiungeva a bordo del suo camper durante le campagne elettorali. Eppure non è passato un secolo, sono passati solamente 22 mesi, neanche due anni, e già il Movimento costituito da Grillo sembra essere in un forte momento di appannamento. Analizzare il perché di questa momentanea debacle non è semplice: sono molteplici i motivi, sicuramente sono state sbagliate numerose scelte di tipo comunicativo, ad esempio quella di non presentarsi nei talk show televisivi.
Questo si è dimostrato un errore palese perché quando si fa politica bisogna comunicare quello che si sta facendo, fare politica significa anche questo, significa arrivare a tutte le persone, non solamente a coloro che frequentano la rete. Non farlo significa autocensurarsi, e di autogol in casa grillina ve ne sono stati parecchi. Questa esperienza è stata la conferma che in politica vi sono dei canoni che non possono essere rivoluzionati e rimangono sempre validi. Non si può pensare di fare politica evitando il confronto con le altre forze politiche, la politica si basa sul dialogo e rinunciare ad esso prima o poi significa isolarsi.
Questo aspetto è stato invece capito bene dal nuovo segretario della Lega Nord Matteo Salvini, che non rinuncia a dialogare anche con forze estremiste pur di raccattare qualche voto.
Anche lui si propone a capo di una forza politica che si definisce completamente contro il sistema di lobbies che governa attualmente la politica italiana ed europea: sono infatti celebri le sue lotte politiche contro la moneta unica, contro il sistema bancario che governa la politica economica Europea. Tuttavia, egli ha compreso che per far arrivare il suo vento di cambiamento nelle case di tutti gli italiani deve utilizzare tutte le possibili forme di comunicazione, a maggior ragione la tv.
Ed è questo che gli ha permesso nelle ultime elezioni regionali in Emilia Romagna di quadruplicare i consensi. Certo si dirà che è solamente all'inizio del suo percorso, e che in futuro, quando si troverà ad avere dei rappresentanti nelle istituzioni, anche lui sarà costretto a cedere a compromessi, e quelle che attualmente sono le sue battaglie difficilmente verranno portate a compimento.
Tutto vero, però analizzando i dati attuali si vede come la Lega Nord grazie al lavoro svolto da Salvini abbia riassunto nel centrodestra quel ruolo che sembrava aver perso in seguito al susseguirsi degli ultimi scandali che aveva visto coinvolta la vecchia classe dirigente.
Due strategie diverse di comunicazione dunque, chi si affida esclusivamente alla rete o alle piazze, luogo in cui i grillini sono soliti andare nonostante questo non venga mai messo in luce dai media, e nemmeno da loro stessi purtroppo, e chi invece usa tutti i possibili modi, soprattutto talk show televisivi, per andare a gridare contro il rom di turno. Due strategie che stanno dando risultati differenti in questo momento. Speriamo che questo aiuti a riflettere chi all'interno del Movimento Cinque Stelle ancora vuole tenersi lontano dagli studi televisivi non capendo che, purtroppo in questo momento, questo è autolesionismo puro.