Con l'ok definitivo al Jobs Act, il Parlamento "ci consegna - ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti dopo l'approvazione della riforma lavoro al Senato - un testo significativamente cambiato e migliorato". Adesso si dovrà procedere "speditamente", ha aggiunto l'esponente del Governo Renzi, "ai decreti attuativi, partendo da quelli per l'introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che vogliamo - ha sottolineato il ministro Poletti - rendere operativo da gennaio 2015".

Mentre il Senato approva il Jobs act, Matteo Renzi parla di riforma Pensioni alla Camera.

La Lega Nord di Matteo Salvini si ritiene insoddisfatta delle risposte fornite dal premier al question time della Camera dei Deputati alle interrogazioni sulla cancellazione della riforma pensioni Fornero per nuove forme di pensione anticipata sul modello del prepensionamento statali già concesso dal Governo Renzi a buona parte degli impiegati pubblici con al riforma Pa e pensioni 2014-2015 del ministro della Pubblica amministrazione e Semplificazione Marianna Madia (Pd).

Riforma pensioni 2015, Lega Nord: Renzi allievo della Fornero

A replicare alle accuse del presidente del Consiglio alla Lega sulla riforma pensioni 2015 è il capogruppo leghista alla Camera Massimiliano Fedriga.

"Renzi da bravo allievo della Fornero - ha scritto in una nota il capogruppo della Lega a Montecitorio - difende la riforma pensioni e scarica giovani disoccupati ed esodati". "Durante la replica al question time con cui chiedevamo l'abolizione della vergognosa riforma pensioni Fornero - ha proseguito il capogruppo leghista alla Camera - il premier ha difeso a spada tratta la norma varata dal Governo Monti".

Il premier avrebbe preferito così "sottostare - secondo il deputato - ai diktat europei esattamente come ha fatto il suo predecessore. Invece di dare risposte ai milioni di cittadini colpiti da questa drammatica riforma pensioni - ha concluso il capogruppo della Lega Nord a Montecitorio - il premier Renzi scarica disoccupati ed esodati preferendo compiacere la Merkel di turno".

Riforma pensioni 2015, Renzi alla Lega: no terrorismo mediatico

Il premier e segretario del Pd Matteo Renzi, parlando nell'aula di Montecitorio della riforma pensioni che prevede nell'agenda del governo anche la pensione anticipata 2015, "un errore del mio partito abolire lo 'scalone Maroni' per le pensioni". In attesa delle nuove modifiche alla riforma pensioni del Governo Monti che il premier sta mettendo a punto insieme al ministro del Lavoro Giuliano Poletti (Pd), Renzi ha rivendicato il merito dell'esecutivo per le prime modifiche alla riforma pensioni Fornero: l'approvazione degli emendamenti alla Legge Stabilità che prevedono il tetto alle pensioni d'oro dei funzionari e dei dirigenti pubblici e la cancellazione delle penalizzazioni sulle pensioni anticipate dei lavoratori precoci.

"Discuteremo con tutti - ha aggiunto il premier replicando alla Lega - ma senza fare terrorismo mediatico e demagogia pura". "Oggi - ha spiegato il presidente del Consiglio - l'età media degli italiani è cresciuta, di conseguenza si sono fatte le riforme Maroni e Fornero". E come sarà la riforma pensioni Renzi-Poletti? Ancora non è chiaro, la rassicurazione arrivata nei giorni scorsi da parte del ministro del Lavoro è che il "tema della pensione anticipata e nell'agenda del governo". E quali soluzioni saranno prese per i lavoratori esodati? E per le pensioni degli insegnanti Quota 96 scuola? Ancora nemmeno questo è chiaro. Intanto il Governo Renzi brinda all'approvazione definitiva del Jobs act al Senato.