Un sito per rendere trasparente dove vanno i soldi pubblici. Così Matteo Renzi ha annunciato il nuovo progetto del governo, il sito soldipubblici.it, in diretta nella trasmissione Bersaglio Pubblico, condotta da Enrico Mentana su La7. Il premier ha spiegato come e il suo "team di open government" abbiano già in cantiere l'interfaccia grafica del portale rivolto ai contribuenti italiani.

Peccato che gli sia sfuggito un dettaglio di fondamentale importanza per chi realizza un portale: la registrazione del dominio. È stato più attento l'imprenditore romano Nicola Bertrand Mattina che, poco dopo la dichiarazione in diretta di Renzi, ha provato a verificare sul Whois (lo strumento che identifica i dati dei proprietari di un dominio su internet) la registrazione di soldipubblici.it. Scoprendo che era libero, ne ha approfittato e alle 22.28 lo ha registrato a nome suo.

La gaffe del premier che ha annunciato il nome del sito troppo presto, prima ancora che questo venisse protetto, ha così messo in serio pericolo tutto il progetto.

Il dominio è stato infatti annunciato e i destinatari hanno iniziato a conoscerlo, quindi cambiare non sarà semplice poiché sono state spese energie nella comunicazione e negli studi del giusto naming.

Cosa ci sarà adesso su soldipubblici.it? Per ora il sito appare privato con una finestra di login che chiede username e password. Il nuovo proprietario lo utilizzerà per costruirci un sito suo oppure lo lascerà vuoto? Renzi cercherà di ottenere il dominio del sito per vie legali oppure farà un offerta economica all'imprenditore Mattina? Di sicuro non lascerà niente di intentato e cercherà di rimediare alla gaffe nel modo più discreto possibile.

Intanto su Twitter si infiammano gli sfottò per la svista del premier.

Un dettaglio non curato e forse la troppa fretta di dare la nostizia hanno messo in crisi un progetto che è stato portato avanti con il lavoro di diverse persone e Matteo Renzi, ospite di Bersaglio Mobile, è stato colpito da un ascoltatore più rapido di tutto lo staff.