Alla luce della decisione della Consulta che si dovrà pronunciare il 20 gennaio sull'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega sull'abrogazione della Legge Fornero, si riprende a parlare della riforma del sistema previdenziale e tornano sul tavolo di Renzi diverse opzioni sui piani di uscita dal lavoro per tutti i lavoratori; infatti, torna in auge il cosiddetto prestito pensionistico, la quota 100 come valore da raggiungere tra età anagrafica e quella contributiva, oppure il calcolo dell'assegno pensionistico con il sistema contributivo per tutti.

Questo, però, senza stravolgere l'attuale impianto della normativa che garantisce un risparmio di 80 miliardi di euro distribuito nell'arco di 10 anni (dal 2011 al 2021).

Quindi tanta attesa per la decisione della Corte Costituzionale che, il prossimo 20 gennaio, si pronuncerà sull'ammissibilità della consultazione referendaria. Bisognerà capire ora come il governo vorrà risolvere la problematica dei Quota 96, quei lavoratori del comparto scuola, docenti e personale Ata (sono circa 4mila), che nonostante abbiano raggiunto i requisiti per andare in pensione sono ancora costretti a rimanere al lavoro.

Altra problematica da affrontare, per il governo guidato da Matteo Renzi, è quella del sovraffollamento carcerario nei penitenziari italiani. Nei prossimi mesi dovrebbe essere approvato un testo unificato composto da quattro disegni di legge che conterranno le misure su indulto e amnistia; da una parte c'è chi è favore delle misure di clemenza, dall'altra, invece, chi è favorevole ad un intervento più profondo per risolvere i problemi carcerari.

Altra questione allo studio del governo Renzi quella relativa alla riforma elettorale, il cosiddetto Italicum, ora all'esame del Senato. Quali sono le novità relative alla nuova legge elettorale? Il premio di maggioranza dovrebbe essere dato non più alla coalizione ma alla lista che prende più voti, premio che sarà concesso al superamento della soglia del 40 percento.

Se non si dovesse raggiungere al primo turno la predetta soglia si dovrebbe effettuare un ballottaggio tra le due liste più votate. Questa nuova legge elettorale prevede anche che i partiti più piccoli, al di sotto del 3 percento, non avranno accesso in Parlamento.