Gli ultimi due Sondaggi politici elettorali ad oggi, 2 febbraio 2015, mettono in evidenza in un confronto delle intenzioni di voto ai partiti, delle incongruenze nettissime, soprattutto per quanto concerne il M5S e la Lega Nord; diventa quindi sempre più difficile sondare i reali consensi di queste due forze politiche anti sistema. Entriamo nel dettaglio elencando e commentando i dati dei due istituti di ricerche: Ixè e Swg.

Sondaggi elettorali a confronto al 2/02/2015: Ixè vs Swg

Seguendo le intenzioni di voto ai partiti politici di Ixè divulgate dal programma tv Agorà, il PD rimane praticamente stabile al 36,8% con una perdita minima dello 0,1%. Il M5S cresce dello 0,2% e raggiunge il 19,2%, lontano dalla pole, ma anche con tanto vantaggio sulle altre forze politiche. La Lega Nord si mantiene leggermente davanti a Forza Italia, rispettivamente vengono stimati al 13,6% e al 13,3%, con un trend opposto, Salvini è cresciuto dello 0,1%, -0,1% per Berlusconi.

La vittoria alle elezioni in Grecia di Tsipras ha il suo effetto positivo sulla sinistra radicale italiana; SEL con il 4,2% cresce dello 0,3%, solo +0,1% per Rif. Comunista che si attesta all'1,7%.

Lievissima flessione per i partiti del Centrodestra con FDI-AN al 3,0% e NCD al 2,6%, sale all'1,1% UDC. Dato curioso quello secondo cui tutti i maggiori leader politici perdono un punto nella fiducia degli italiani. Renzi al 35%, Salvini al 26%, Grillo al 14%, Berlusconi al 13% e Alfano al 12%, ma lo scenario degli indici di gradimento sono destinati a cambiare molto probabilmente dopo le elezioni del Presidente della Repubblica, che hanno visto la delusione di FI ma soprattutto la spaccatura del Nuovo Centrodestra.

Ecco, invece, i sondaggi politici elettorali Swg che come al solito stravolgono lo scenario politico presentato dagli altri sondaggisti, Vediamone le intenzioni di voto.

Il Partito Democratico al 37,8% registra un calo dello 0,2%, crollo del Movimento 5 Stelle che con il 17,8% perde l'1,2%.

Forza Italia vola al 16,1% guadagnando l'1,1%, si allontana la Lega Nord al 12,1%, che tuttavia sale dello 0,6%. Tra le forze politiche minori, Fratelli d'Italia e SEL al 3,1%, ma il partito della Meloni perde dello 0,1%, mentre quello di Vendola sale dello 0,3%. In netto calo l'alleanza NCD-UDC che scende dal 4,3% al 3,8%, stabile Rif. Com. al 1,4%.

Come abbiamo già detto, si attendono le conseguenze e gli effetti sul sentimento degli elettori italiani dopo il parapiglia che ha preceduto l'elezione al Quirinale di Sergio Mattarella, imposto dal Presidente del Consiglio Renzi e appoggiato (salvo pochi franchi tiratori), anche dalla minoranza del PD e da SEL che ha, invece, votato compatto.

Ne esce male Forza Italia che vede accentuarsi il malcontento interno tra berlusconiani e fittiani, e ancora peggio va ad Alfano, che dopo essersi accordato con FI per votare scheda bianca, annuncia il voto a favore di Mattarella, mostrando grande fragilità e provocando le dimissioni del ministro NCD Sacconi e il dissenso interno al partito, compreso la De Girolamo.

Non ci resta che attendere i prossimi sondaggi politici elettorali che scaturiscono dalle intenzioni di voto espresse dagli italiani dopo i fatti del Colle.