Luigi de Magistris può restare alla poltrona di sindaco di Napoli. L'ex pm ha vinto la sua battaglia contro la legge Severino, De Magistris ha ottenuto che anche l'ultimo ostacolo venisse superato, quello cioè che il Tribunale di Napoli accogliesse il suo ricorso, in virtù del fatto che sulla legge Severino dovrà decidere la Corte Costituzionale. Le motivazioni sottolineano, in particolar modo, il diritto di poter esercitare la funzione per cui si è stati eletti, e sarà difficile che lo stesso Tribunale si pronunci diversamente dal ricorso.

Alla Consulta l'ultima parola

Spetta alla Consulta l'ultima parola, infatti fino a quando i giudici della Corte costituzionale non stabiliranno se gli articoli della legge Severino 10 e 11 rispettano la legge dello Stato, Luigi de Magistris potrà restare sulla sua poltrona di sindaco di Napoli. Il verdetto positivo su De Magistris lancia possibili porte aperte per il caso De Luca, neoeletto governatore della Campania, che si trova in una situazione di possibile sospensione, come dichiarato dallo stesso premier Renzi, in base alla norma approvata con unanime consenso sotto il governo di Mario Monti.

I possibili riflessi sul caso De Luca

L'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca potrebbe considerare pertinenti al suo caso le motivazioni con cui i giudici della I sezione Civile di Napoli hanno sottoscritto l'ordinanza con la quale hanno accolto il ricorso dell'ex pm Luigi de Magistris, che sottolinea che colui che è stato eletto deve avere la possibilità di esercitare il diritto e il dovere di svolgere le funzioni che si era prefisso e se ciò non dovesse avvenire si potrebbe causare un danno e ledere i candidati e gli elettori. Sarà compito della Consulta stabilire i giusti confini costituzionali della norma.

In una conferenza stampa convocata dopo il verdetto, De Magistris a proposito del caso De Luca ha dichiarato "Vi sono punti di contatto tra le nostre vicende ma forme e contenuti diversi.

Come diverse sono le storie personali".

Sullo sfondo di tutta questa vicenda la legge Severino, che continua ancora, a più di tre anni dalla sua entrata in vigore, a far perdere il sonno agli interessati.