L'ultimo sondaggio Lorien pubblicato l'1 luglio rivela ancora una volta un ulteriore calo di consensi da parte del governo Renzi, al minimo storico dalla nascita e attestato al 33,5%. Con il calo di consensi per l'esecutivo si registra conseguentemente un' ulteriore decrescita del consenso per i partiti che compongono la maggioranza con il Pd che perde, nell'ultima settimana, un altro mezzo punto percentuale assestandosi al 32,5%, un dato più o meno in linea con quanto riportato dagli altri istituti demoscopici. Ed è proprio di mezzo punto percentuale che cresce il Movimento 5 Stelle e che ormai vede sempre più ridursi le distanze dalla principale forza di governo.

Il partito di Grillo si attesta al 23%, un dato che non registrava da luglio 2014. Saldamente terza forza nel panorama politico italiano la Lega Nord di Matteo Salvini che guadagna un altro terzo di punto percentuale con il 15% dei consensi dell'elettorato attivo. Consensi che la Lega guadagna su Forza Italia, in calo dello 0,3% e adesso attestatosi ad un deludente 13,4%, pessimo risultato per il partito di Berlusconi, da tempo in caduta libera nei sondaggi, da aprile ad oggi, colpa anche delle spaccature interne che destabilizzano l'elettorato di centro-destra.

La stima dei partiti minori

Il Nuovo Centro Destra di Alfano si mantiene stabile al 4,1%, un dato che il partito di governo conferma da alcune settimane a questa parte e tutto sommato da considerare positivo, vista l'emorragia di consensi che grava sul governo Renzi, alle prese con il malcontento generale per la riforma della scuola, mal digerita dal corpo docente e in generale dalla massa popolare, e assai criticata dalle opposizioni.

Lieve calo dello 0,3% per Sinistra e Libertà, che si attesta attorno al 3,5%, in perdita per la quinta rilevazione consecutiva da aprile ad oggi. Dato negativo per la fiducia degli italiani nel governo Renzi, adesso stimata attorno al 33,5%, in calo di ben 15 punti percentuali da ottobre 2014 ad oggi. Un dato che deve far riflettere l'esecutivo, la cui azione di governo, pare avere perso l'energica spinta iniziale.