Continua il coro di critiche da parte dei leader politici europei nei confronti dell'UE per la gestione del caso Grecia. E' il turno di Marine Le Pen, Leader del Front National Francese. La figlia del Presidente Onorario del Front National (partito di estrema destra) nonché ex leader dello stesso, Jean-Marie Le Pen, nell'analizzare l'evoluzione della situazione sul caso Grecia ha risposto con parole durissime in un intervista alla radio francese "Sud Radio".
L'intervento
"La vera questione sul tavolo è se viviamo ancora in democrazia. L'Unione Europea è diventata una vera setta che alterna lavaggio del cervello, minacce e ricatti", è questa la frase che ha scatenato i dibattiti. Proseguendo nell'intervento ha rincarato la dose asserendo che l'Europa è certamente uscita indebolita dall'esito del referendum Greco, e che l'UE ha una grossa responsabilità in tutta la faccenda, "Già nel 2010 la Grecia era insolvibile e con i vari piani di salvataggio sono stati bruciati euro su euro". In tutto questo caos l'UE prosegue le sue politiche "contro i popoli e contro il parere dei popoli".
Chiude auspicandosi una rinegoziazione del debito e un allentamento della pressione che il popolo e il governo greco stanno subendo da parte degli altri Paesi europei e della Troika.
La situazione
Il Front National è un partito nazionalista di estrema destra, con idee che fanno riferimento ad un forte senso patriottico, di conseguenza è da considerarsi tra i cosiddetti partiti "euroscettici". Le dichiarazioni di Marine Le Pen vanno lette sia in virtù di quanto detto ed anche sulla scorta delle ultime elezioni politiche francesi, infatti nel marzo di quest'anno, alle elezioni dipartimentali, il FN ha ottenuto oltre il 25% dei consensi di media nazionale, secondo partito francese dopo i moderati di Sarkozy che si sono attestati al 29,4%, di conseguenza si può supporre che la stessa voglia cavalcare le forti correnti popolari antieuropeiste, che si stanno allargando sempre di più, per tentare di sferrare l'assalto all'Eliseo nel 2017.