Occorre farsene una ragione. Il Partito democratico non 'tira' più. In passato avevamo provato ad avvertire Renzi, che evidentemente non ha saputo ascoltare la sveglia. Se di sveglia si può parlare. Gli ultimi Sondaggi politici aggiornati al 27 luglio fotografano la situazione di decadenza del partito di maggioranza, mai così in crisi come oggi. Il 40 percento di cui parlava il Premier fino a pochi giorni fa rimane pura utopia.
Presto diventerà impossibile, a patto che l'ex sindaco di Firenze non sorprenda con la nuova riforma pensioni di settembre-ottobre. Ipotesi questa non contemplata dai lavoratori precoci, la cui protesta si è spostata all'indirizzo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Crediamo, comunque, che il requiem sia stato suonato all'indomani dell'approvazione della riforma della scuola. Tardivo il maxi-piano per l'abbattimento delle tasse, sopratutto perché Renzi ha perso la fiducia degli italiani da tempo.
Ultimi sondaggi politici Ixe aggiornati al 27 luglio: balzo felino della Lega Nord
Le avvisaglie del declino del Pd si erano avute già da aprile, quando in un solo mese il partito di maggioranza aveva perso 3 punti percentuali, passando dal 39 al 36 percento.
La situazione, come prevedibile, non è migliorata nei mesi successivi. Anzi. A fine luglio i sondaggi politici Ixè danno il Partito democratico al 33,8 percento. Conti alla mano, sono cinque i punti percentuali persi in 3 mesi dai democratici. Completamente diverso invece il cammino della Lega Nord. Favorita dalla diffusione dell'anti-europeismo nel Paese, all'indomani anche dello storico referendum in Grecia, il partito di Matteo Salvini è salito fino al 15,7 percento. Un dato che se confrontato con il mese di aprile e con l'attuale andamento di Forza Italia fa capire come la Lega sia, insieme al Movimento 5 Stelle, l'unica forza politica in 'salute'. A fine marzo i leghisti erano al 13,7 percento, quindi in tre mesi esatti Salvini ha fatto registrare un +2%.
Dall'altra parte FI di Silvio Berlusconi è scesa al 10 percento, perdendo altri 3 punti percentuali. Al contrario, il movimento di Beppe Grillo è salito dal 19,8 di aprile al 22,8 di oggi, un balzo dunque del 3 percento.