Il Presidente del gruppo Popolari della Regione Puglia, Napoleone Cera, chiede all'Assessore Regionale alla Protezione Civile di verificare, con gli stessi principi di "tolleranza zero" adottati a livello nazionale dal Ministro dell'Interno Angelino Alfano, lo stato di sicurezza nelle discoteche. In Italia purtroppo c'è l'abitudine di prendere provvedimenti dopo che ci "è scappato il morto", com’è accaduto purtroppo il 19 luglio al povero 16enne Lamberto Lucaccioni di Città di Castello.
Il giovane, lo ricordiamo, è deceduto per un’overdose di ecstasy mentre trascorreva una serata di svago presso la Discoteca Cocoricò di Riccione. Il locale è stato chiuso per quattro mesi, ma le sue responsabilità comunque sono tutte da dimostrare.
Per quanto possa apparire ovvio, soprattutto quando si parla di giovani vite, la prevenzione dovrebbe svolgere la propria missione molto prima della facile e sbrigativa repressione. Per questo il consigliere regionale pugliese Napoleaone Cera non sbaglia quando invita a "monitorare con sistematicità sia il consumo di alcol, sia il diffuso uso di droga".
Sulla facile reperibilità di alcolici e superalcolici bisognerebbe agire con solerzia e decisione, sia a livello nazionale sia regionale. I casi di coma etilico derivanti dal cosiddetto fenomeno del binge drinking, cioè l'assunzione di elevate quantità di alcol in un intervallo di tempo breve, stanno purtroppo aumentando, soprattutto fra i minori. L'alcol fa danni enormi alla salute e alla società. Non sono pochi i casi di violenza e d’inciviltà derivanti da gruppi di giovani e giovanissimi che fanno uso di bevande alcoliche. Nelle grandi città questo fenomeno sta diventando sempre più un problema sociale e, nell’immediato futuro, anche medico-sanitario.
Non basta vietare la vendita di alcol ai minorenni.
Del resto, come si dice in questi casi: "Fatta la legge, scovato l'inganno". Bisogna fare qualcosa di più, sia nella prevenzione, attraverso l'educazione dei giovani al rispetto del proprio corpo e della società, sia nella repressione attraverso maggiori controlli e sanzioni esemplari. Un esercente scoperto a vendere "cicchetti" ai minori deve essere pesantemente punito perché con la vita dei ragazzi non si scherza. Analoga sorte deve essere assicurata a uno spacciatore.
Tornando alla morte per droga del 16enne di Città di Castello, il consigliere pugliese Cera suggerisce di alzare i livelli di sicurezza nelle discoteche: "È necessario garantire con puntigliosità, contrastare e reprimere tutte quelle forme di abuso e di devianza che possono portare anche a fatti gravissimi", come la morte di un giovane o atti di violenza inaudita.
È necessario comunque che famiglie e agenzie educative, in particolare la Scuola, facciano comprendere ai ragazzi il piacere di una vita bella perché sana e aiutino i giovani a comprendere i danni, spesso irreversibili, di quella "cultura dello sballo" che fagocita vite innocenti e che viene promossa purtroppo da adulti incoscienti, più interessati al danaro facile che al divertimento vero dei ragazzi. Un giovane può sbagliare, ma se a sbagliare è un adulto che gioca con la pelle dei ragazzi, allora i provvedimenti devono essere esemplari.