Il recente sondaggio Ipsos di Nando Pagnoncelli del 20 dicembre 2025 fotografa il quadro politico attuale Solo poche settimane fa, il panorama politico italiano si è arricchito di avvenimenti di notevole impatto, che spaziano dalla scena internazionale alle dinamiche interne, senza però provocare scossoni significativi nelle preferenze degli elettori. Alla fine di questo 2025 dunque non si registrano particolari sorprese, con Fratelli d'Italia sempre in testa al 28,4% e le distanze più o meno invariate con gli altri partiti.
Il dato sui partiti italiani
Sul fronte interno, si sono distinti almeno tre elementi cruciali. La discussione finale sulla legge di bilancio, che è ormai alle battute conclusive e deve essere approvata entro la fine dell’anno. Nonostante le polemiche, interne alla maggioranza, e i correttivi che portano avanti i partiti di maggioranza, l'impatto in quest'ultimo sondaggio è risultato quasi nullo, con variazioni che appaiono naturali.
Si conferma primo partito italiano Fratelli d’Italia. Il partito della premier si rafforza leggermente salendo al 28,4% (+0,4%), mentre Forza Italia è stimata all’8,3% (-0,3%). La Lega è l’unica forza a subire una diminuzione degna di nota, scendendo all’8,1% (-0,8%).
Questa perdita di consenso potrebbe essere interpretata in qualche modo come una conseguenza delle posizioni percepite come filorusse del segretario, in aggiunta alla crescente insoddisfazione del cosidetto "partito del Nord" evidenziata dal recente successo di Luca Zaia in Veneto.
All'opposizione non ci sono grandi segnali di crescita. L'evento politico di Atreju di alcuni giorni fa ha messo in luce le divisioni all'interno del centrosinistra. Giuseppe Conte, leader del M5S, ha marcato una netta presa di distanza dalla logica di un'alleanza precostituita del Campo largo.
Il Partito Democratico è in calo ed ora è al 21,3% (-0,3%), il Movimento 5 Stelle mantiene la sua posizione con il 13,5%, e Alleanza Verdi Sinistra è al 6,1% (-0,2%).
Stabilità pressoché totale si riscontra anche per le altre formazioni. L'area degli astenuti e degli indecisi è in lieve crescita, e raggiunge così il 41,8% (+0,3%).
Fiducia verso il governo e i leader
In questo sondaggio l'indice di fiducia verso l’esecutivo segnala un piccolo miglioramento e sale di due punti, raggiungendo il 42%, recuperando così il lieve calo del mese precedente. Anche l'indice di gradimento verso la presidente del Consiglio Giorgia Meloni cresce di un punto, arrivando ora al 43%.
Per quanto riguarda la valutazione dei singoli leader, si nota una tendenza generale al ribasso per i principali presidenti e segretari. Antonio Tajani, pur restando in testa, cala di due punti al 28%.
Giuseppe Conte subisce un calo significativo di tre punti e si attesta al 24%. Su questo risultato potrebbero pesare il suo sostegno al piano di Trump come unica soluzione per il conflitto ucraino e la sua recente presa di distanza dall'idea di un'alleanza strutturale del Campo largo.
Elly Schlein scende di un punto, nonostante l'ingresso di Stefano Bonaccini nella maggioranza PD. Tra gli altri politici l’apprezzamento per Matteo Salvini diminuisce di due punti: il segretario della Lega arriva al 22%.
Elemento che emerge da questo sondaggio Ipsos è la scarsa partecipazione: meno del 60% degli intervistati infatti ha dichiarato un orientamento di voto, suggerendo che chi si esprime appartiene a un elettorato "fedele a prescindere".