Il maltempo che ha colpito pesantemente la Calabria nei giorni scorsi ha lasciato dietro di sé una grande mole di danni che hanno portato nelle ultime ore il Presidente della Regione Calabria a chiedere al governo centrale lo stato di calamità naturale. In particolare crea preoccupazione la situazione della locride e la risposta del presidente del consiglio dei ministri, Matteo Renzi, è arrivata repentinamente.
Il presidente del consiglio ha annunciato che nel prossimo consiglio dei ministri si occuperanno di Calabria e Campania. Vediamo le dichiarazioni e l'intervento da parte del presidente della Regione Oliverio.
Lo stato di emergenza
Al termine dell'incontro di ieri svoltosi presso la prefettura di Reggio Calabria a cui a preso parte anche il ministro Delrio il presidente della Regione Calabria ha affermato che la situazione è delicata. Oliverio sull'onda del calcolo dei danni Calabria: uomo trascinato dalla furia dell'acqua ha deciso di chiedere al Governo lo stato di emergenza affermando che le prossime 48 ore saranno caratterizzate da importanti interventi rivolta alle persone che si trovano in una particolare posizione di disagio.
Al contempo dei primi interventi si procederà ad una stima più approfondita dei danni. Il primo obiettivo del presidente della regione Calabria è quello di ripristinare la viabilità occupandosi in primis della strada statale 106 e del tratto di Ferrovia che è stato spazzato via. I propositi sono buoni e si pensa di risolvere la drammatica situazione in circa 10 giorni.
Anni e anni di incuria
Fatto ciò bisognerà volgere lo sguardo verso un programma di risoluzione dei danni provvedendo alla regimazione dei fiumi. I danni infatti sono stati causati sia dalla grande quantità di pioggia caduta, ma anche dall'incuria sul territorio. Le aste fluviali non venivano ripulite da tanti anni. Il presidente Oliverio inoltre ha affermato che tanti anni di incuria non possono essere risolti in pochi giorni. Ciò che andrebbe cambiata è la mentalità dei cittadini e delle istituzioni.