Al momento non sembrano esserci significative novità sulle misure straordinarie di amnistia e indulto auspicate da Papa Francesco per fronteggiare la situazione di sovraffollamento carcerario che tuttora permane nonostante i primi miglioramenti ottenuti con il decreto svuota carceri del Governo Renzi, la nuova legge sulle pene alternative alla detenzione carceraria, la riforma della custodia cautelare, la depenalizzazione dei reati di minore entità, alcuni accordi internazionali per il rientro dei detenuti nei loro paesi di provenienza.
Pc e internet in carcere: nuova circolare del Dap
Ma importanti novità sono in arrivo per poter meglio vivere i giorni di detenzione dentro le strutture penitenziarie italiane. E' stato dato ieri il via libera dal ministero della Giustizia all'uso dei pc e soprattutto alla connessione internet per le persone detenute. Ovviamente non ci sarà internet completamente libero, ma dovranno essere rispettate delle regole che ne limitano l'uso. Lo ha previsto una nuova circolare del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria emanata ieri (2 novembre). La circolare del Dap indica le "linee guida" per l'uso dei computer, delle connessioni alla rete ma solo per ragioni legate allo studio, alla formazione e all'aggiornamento professionale.
Mentre per facilitare la comunicazione e dunque le relazioni tra le persone detenute e i loro familiari sarà possibile utilizzare Skipe.
Attese novità su amnistia e indulto al Senato
"La circolare - ha spiegato il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria - disciplina l'utilizzo delle moderne tecnologie informatiche per sostenere percorsi rieducativi dei singoli detenuti" e dunque "per ampliare - viene sottolineato nella circolare - le potenzialità dei progetti già attivati in collaborazione l'imprenditoria, il privato sociale e gli enti locali".
Intanto, a proposito di novità nelle carceri, mentre si attendono novità sui ddl per amnistia e indulto ancora sotto esame in commissione Giustizia a Palazzo Madama, prende il via in commissione Giustizia a Montecitorio l'esame del ddl per garantire il "diritto all'affettività" dei detenuti, che permette alle persone che già hanno la possibilità di accedere ai colloqui una visita mensile che può durare da sei a ventiquattro ore in "locali adibiti e realizzati a tale scopo - viene spiegato nella proposta di legge - senza controlli auditivi e visivi".
Le stanze dell'amore, al via esame ddl alla Camera
Il disegno di legge, che è stato subito ribattezzato dai media come il ddl delle "stanze dell'amore", che punta a modificare la legge sull'ordinamento penitenziario del 1975, è stato presentato dal deputato del Pd Alessandro Zan. "Si tratta di una norma di civiltà - ha detto Zan - per tutelare coniugi e figli dei detenuti". La pensano diversamente i parlamentari del Carroccio guidato da Matteo Salvini. "Il partito di Matteo Renzi - ha detto Nicola Molteni, capogruppo della Lega Nord in commissione Giustizia alla Camera - vuole trasformare le galere in veri e propri bordelli". "Siamo assolutamente contrari - ha fatto sapere Donato Capece, segretario generale del Sappe - ad ogni ipotesi di sesso in carcere ai detenuti.
I nostri penitenziari - ha aggiunto il leader del sindacato autonomo di polizia penitenziaria - non devono diventare postriboli ed i nostri agenti - ha proseguito Capece - non devono diventare guardoni di Stato".