"Il Giubileo ha sempre costituito l'opportunità di una grande amnistia". Così il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha rilanciato oggi, durante l'omelia della messa celebrata nel carcere di Sollicciano, ha rilanciato l'appello giubilare di Papa Francesco sulla concessione di misure alternative alla detenzione carceraria, anche misure straordinarie come amnistia o indulto.
Amnistia, il messaggio della Chiesa per il Giubileo
Rilanciando le parole del Pontefice contenute sia in una lettera a monsignor Rino Fisichella in preparazione del Giubileo Straordinario della Misericordia, sia nel messaggio inviato in occasione della Giornata mondiale della pace, il cardinale Betori ha auspicato "una grande amnistia destinata a coinvolgere - ha detto secndo quanto riferisce l'Ansa - tante persone che, pur meritevoli di pena, hanno tuttavia preso coscienza - ha proseguito il prelato - dell'ingiustizia compiuta e desiderano sinceramente inserirsi di nuovo nella società portando il loro contributo onesto".
Indulto e amnistia sono provvedimenti straordinarie di carattere generale che concedono nel primo caso il condono della pena nel secondo l'estinzione del reato, provvedimenti che però qualora applicati non vengono estesi a chi è responsabile di delitti di particolare gravità sociale, come mafia, terrorismo, violenza su donne o minori, omicidio volontario e via dicendo.
Indulto, difficile trovare maggioranza parlamentare
L'appello della Chiesa in occasione del Giubileo è che "siano create nel carcere le condizioni concrete - ha detto l'arcivescovo di Firenze nel carcere di Sollicciano - per superarne la visione di luogo di pena, per farne invece un percorso in cui - ha sottolineato il cardinale Giuseppe Betori - si possa attuare la ricostruzione di un'umanità ferita e perduta".
Il percorso giubilare per i carcerari è soprattutto un percorso di fede. "Il cammino del Giubileo - ha detto il pastore dell'arcidiocesi fiorentina - indica la nostra volontà di conversione. Meglio ancora, il nostro desiderio di entrare - ha aggiunto - nell'abbraccio della misericordia di Dio Padre e l'impegno a uscirne trasformati, convertiti, per diventare - ha sottolineato monsignor Betori - strumenti di misericordia verso i nostri fratelli". Il messaggio di Papa Francesco si fa strada nella "Chiesa della Misericordia" ma non attecchisce nel dibattito politico: si è ancora ben distanti, infatti, dal trovare una maggioranza ampiamente condivisa sugli auspicati provvedimenti per indulto o amnistia.
Intanto, per i provvedimenti di clemenza, proseguono le battaglie dei Radicali italiani con in testa il leader storico Marco Pannella. Diversi gli appelli rilanciati nei giorni scorsi al sesto congresso di Nessuno tocchi Caino in attesa delle storiche iniziative radicali che si svolgono nel periodo natalizio davanti e dentro diverse carceri italiane.