"Sono convinto che il Giubileo non potrà portare l'amnistia". Lo ha detto Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale, partecipando ai lavori del sesto congresso di Nessuno tocchi Caino che si è svolto nel carcere Opera di Milano. "Perché l'amnistia - ha aggiunto il presidente della Consulta commentando l'appello di Papa Francesco per il Giubileo Straordinario su indulto e amnistia - è il solito intervento emergenziale di sfollamento delle carceri dove dopo un po' di tempo ricomincia tutto da capo".

Misure straordinarie di clemenza, la battaglia dei radicali

"Lo abbiamo visto in passato - ha aggiunto - con le amnistie che continuamente svuotavano le carceri. Lo abbiamo visto più recentemente - ha proseguito - con l'indultino e con la porta girevole. Credo che la via per rispondere all'invito della Misericordia - ha sottolineato Flick facendo riferimento alle parole del Pontefice - sia la via dei piccoli passi. Cominciamo ad eliminare - ha proposti - gli automatismi, a rendere effettiva la territorializzazione delle pene, i rapporti con il volontariato e le realtà locali. Difficilissime - ha infine spiegato a proposito dei ddl per indulto e amnistia - le maggioranze per l'amnistia, così si finisce per non fare né l'amnistia né le riforme".

"Quanto tempo devono accettare i detenuti condizioni inumane e degradanti prima che si facciano le riforme?", ha chiesto invece Rita Bernardini che ha moderato i lavori dell'incontro. "Nell'attesa delle riforme - ha aggiunto la dirigente radicale - lo Stato si mette allo stesso livello dei delinquenti? Quanto tempo deve passare - ha chiesto - prima che le riforma arrivino?".

Congresso Nessuno tocchi Caino, dibattito su indulto e amnistia

Sulla questione è intervenuta anche Emma Bonino. "Il luogo è simbolo. La scelta del luogo è un messaggio politico di tutta evidenza", ha detto spiegando la scelta di Nessuno tocchi Caino di svolgere i lavori del sesto congresso all'interno del carcere di Opera a Milano.

"L'amnistia - ha spiegato la Bonino - deve essere una scelta per la Repubblica. Una motivazione non aggiuntiva, ma non fondamentale per l'amnistia. Che è un'amnistia per la Repubblica. Un riportare le istituzioni italiane - ha sottolineato l'ex ministro degli Esteri - a rispettare quello che è il dettato della Costituzione. Per noi radicali l'amnistia è una misura di governo delle situazioni, ma se non funzionano bene anche le altre riforme della giustizia dopo un po' si ricrea il sovraffollamento nelle carceri".