Fa discutere in queste ore il video-denuncia di Fan Page, realizzato domenica in occasione delle primarie del Pd a Napoli per scegliere il candidato Sindaco per il centro sinistra. La competizione elettorale è stata tra quattro candidati: Valeria Valente, Antonio Bassolino, Marco Sarracino e Antonio Marfella. Ad uscire vincitrice tra i quattro contendenti è stata la deputata Valeria Valente, che per un pugno di voti ha superato l'ex governatore della Campania Antonio Bassolino. La sfida si è conclusa 43,72% a 42,24% a favore della deputata campana.

I dubbi sul funzionamento delle primarie

Da quando sono state introdotte dal Pd, le primarie sono state caratterizzate sempre da grossi dubbi sul loro svolgimento. Ora arriva l'ennesima denuncia: le telecamere di un noto sito hanno infatti ripreso consiglieri comunali e di municipalità davanti ai seggi fornire soldi in cambio del voto per Valeria Valente. Le zone di Napoli interessate sono state: Scampia, Piscinola, San Giovanni a Teduccio. In queste aree è stato possibile constatare come alcuni personaggi hanno cercato di indirizzare il voto verso la candidata che poi è risultata vincitrice.

Eppure le primarie dovrebbero rappresentare il momento più alto per la democrazia permettendo agli iscritti di un partito di scegliere chi sarà il sindaco. Ma se così non è, che senso ha continuare a svolgerle?

Cosa accadrà ora?

Cosa farà a questo punto il candidato uscito sconfitto per pochi voti, Antonio Bassolino? Presenterà ricorso? E' difficile pensare che il risultato di domenica venga annullato dal Partito Democratico nazionale. Resta, però, il brutto episodio che fa perdere ancora una volta credibilità alla politica. Chiunque sarà il prossimo Sindaco di Napoli avrà il compito di valorizzare e far ripartire l'economia in una terra fondamentale per l'Italia, una sfida non semplice da superare. Purtroppo i presupposti con cui inizia la corsa verso palazzo San Giacomo, sede del comune di Napoli, non sono dei migliori.Come spesso accade, anche in questa campagna elettorale abbiamo sentito parlare di rinnovamento, di una nuova classe dirigente in campo, ma ancora una volta queste parole suonano come vuota propaganda.