E’ crisi alla Camera dei Deputati, ma non si parla di crisi politica. Quella che ha colpito le tasche dei parlamentari italiani è figlia della più banale crisi economica con la quale milioni di italiani sono abituati a confrontarsi quotidianamente: la buvette della Camera ha alzato i prezzi dei prodotti serviti ai deputati ed ai giornalisti che seguono i lavori parlamentari.

Dopo aver introdotto l’obbligo dello scontrino prima della consumazione per arginare il fenomeno dei consumatori a sbafo, la società che gestisce il servizio buvette di Montecitorio ha deciso di alzare i prezzi per rientrare nelle spese.

Il listino prezzi della buvette della Camera: caffè e aperitivi più cari

Rinomata per i suoi prezzi decisamente ‘popolari’, la buvette della Camera ha dovuto adeguare il suo listino prezzi a quello degli esercizi che si trovano all’esterno di Montecitorio per il semplice motivo che il gestore non rientrava più nei costi. L’alternativa sarebbe stata quella di operare licenziamenti sul personale, con ricadute anche sulla qualità del servizio, per questo motivo ai gestori è sembrata più indolore la soluzione dell’aumento dei prezzi.

Ecco quindi che i deputati dovranno pagare il caffè 10 centesimi in più o sborsare addirittura 50 centesimi in più per sorseggiare un aperitivo.

Questo è un estratto del listino riguardante i prodotti più serviti alla buvette di Montecitorio con gli aumenti apportati:

  • Caffè, da 80 a 90 centesimi
  • Cornetto, da 1 euro a 1,20 euro
  • Dolci mignon, da 60 a 75 centesimi
  • Supplì, da 1,30 a 1,50 euro
  • Tramezzino, Da 3 euro a 3,50 euro
  • Prosecco, da 3,50 a 4 euro
  • Aperitivo, alcolico o analcolico, dal 4 euro a 4,5 euro

Basta mandorle gratis ai deputati

Ma la crisi che ha colpito colazioni e aperitivi dei deputati ha fatto una vittima illustre nello snack più apprezzato dai frequentatori della buvette: le mandorle tostate e salate che venivano servite gratuitamente potranno ora essere consumate solo come accompagnamento di un aperitivo.

Chi vorrà gustarle da sole o con altri prodotti dovrà munirsi di scontrino a parte.

La scure dei tagli si è così abbattuta sulle mandorle tostate dei deputati, acquistate dal vicino bar Giolitti al prezzo di 40 euro al chilo e, finora, consumate a manciate anche solo per accompagnare un bicchiere di acqua minerale, magari tra una seduta e l'altra sul Piano povertà.