Michael Bloomberg è un uomo che non avrebbe bisogno di presentazioni. Miliardario, magnate dei media, ex-sindaco di New York ed ex- repubblicano, sostiene in maniera verace la candidatura di Hillary Clinton come futuro presidente degli Stati Uniti d'America. Ieri sera ha preso la parola alla convention dei democratici per esprimere le ragioni del suo sostegno ad una candidata da lui stesso definita come una persona con la quale non si trova sempre d'accordo.

Il tutto sembra nascere dal disprezzo che ha maturato negli anni per il modo di condurre gli affari da parte di Donald Trump, il candidato repubblicano nella corsa alla Casa Bianca. In una assemblea abbastanza sorpresa della sua presenza sul palco, Bloomberg ha scandito molto chiaramente quelli che sono per lui i motivi per cui non si possono affidare le redini del paese a Trump.

Il discorso

Michael Bloomberg ha affermato senza tanti giri di parole che buona parte del successo come imprenditore, Trump l'ha avuta speculando sulle attività e conseguentemente sulle vite degli altri. Ha inoltre affermato senza mezzi termini che è un rischio mettere al volante del paese una persona simile (Trump), grande sostenitore delle lobby dei produttori di armi, cosa che lui ha fieramente combattuto, spendendo diversi milioni di dollari in campagne contro l'uso indiscriminato che si fa negli Stati Uniti.

Alla fine ha voluto sottolineare che la campagna presidenziale sostenuta da Trump è quella che poggia decisamente sulle paure e i pregiudizi del popolo americano che lui ricordi. Bloomberg, che agli inizi di questa campagna elettorale aveva paventato anche la possibilità di candidarsi come candidato indipendente alla Casa Bianca, ha indugiato su tale decisione, in seguito alla valutazione che agendo in questa maniera avrebbe favorito l'elezione di Trump, sottraendo voti proprio alla stessa Clinton. Questo è tutto per il momento. Per restare aggiornati su questa ed altre notizie di Politica, cliccate Segui in alto a destra dell'articolo.