ll primo ministro italiano Matteo Renzi, ospite alla Festa dell’Unità di Bosco Albergati, in provincia di Modena, ha dichiarato che è stato un errore personalizzare il referendum, che si terrà alla fine di quest'anno, in cui ha originariamente promesso di dimettersi nel caso in cui non riuscisse a convincere gli elettori a sostenere la necessità del cambiamento costituzionale.
"Se passa la riforma costituzionale ci saranno 500 milioni risparmiati sui costi della politica" da impiegare nel fondo per la povertà. “Ho fatto un errore personalizzandolo troppo" ha dichiarato Renzi ai sostenitori del Partito Democratico, "questa non è la riforma di una persona, questa è la riforma di cui l'Italia ha bisogno." Il leader del centro-sinistra Matteo Renzi mesi dopo aver assunto il potere nel 2014 in modo audace che avrebbe reso orgoglioso Machiavelli, è stato il quarto primo ministro che l'Italia ha visto in tre anni. Nonostante Renzi sia stato ampiamente considerato come una forza dinamica in grado di riformare l'Italia, oggi il futuro appare meno brillante e meno sicuro, per l'ex sindaco di Firenze.
La riforma costituzionale in bilico tra sostenitori e opposizione
In pochi mesi, probabilmente nel mese di novembre, gli italiani andranno alle urne per votare in un referendum su una riforma costituzionale che Renzi dice renderà più snello il processo legislativo, limitando drasticamente i poteri del Senato, una delle principali fonti di stallo politico. Il Senato ha la capacità di far cadere i governi ritirando la sua fiducia, e i sostenitori della riforma affermano che le modifiche proposte stabilizzeranno il governo, e potranno accelerare il processo legislativo. L’opposizione teme l’annullamento di controlli e contrappesi democratici, e una eccessiva centralizzazione del potere.
Renzi rischia di perdere la sua scommessa
Ma mentre qualche mese fa una vittoria per Renzi sembrava probabile, le cose oggi sono complicate, e il primo ministro italiano rischia di vivere lo stesso destino di David Cameron, consegnato alla storia politica dopo il suo referendum sfortunato. Molto simile al Brexit nel Regno Unito, il referendum italiano è sempre più visto come un modo per gli italiani per manifestare il malcontento generale per la Costituzione. Renzi ha giurato che avrebbe lasciato la politica se il referendum non fosse risultato positivo. Se perde la sua scommessa, ciò potrebbe avere enormi conseguenze per l'Italia e tutta l'Europa. Una sconfitta aprirebbe potenzialmente la porta a una nuova elezione nazionale, che potrebbe vedere l'euroscettico, populista Movimento Cinque Stelle schiacciare il Partito Democratico.