L'elezione di Trump come presidente degli Stati Uniti ha portato dietro di sè pareri contrastanti. Da una parte i suoi sostenitori in patria che, ovviamente, hanno gioito per la vittoria, così come coloro che nel resto del mondo sostiene la sua linea politica (in particolar modo Marine Le Pen del Front national in Francia, Salvini della Lega Nord in Italia e Nigel Farage dell'Ukip in Inghilterra).
Vladimir Putin, dal canto suo, si augura che i rapporti tra Russia e Stati Uniti possano migliorare e che si possa instaurare maggiore dialogo tra le due potenze.
Dall'altro lato troviamo i sostenitori di hillary clinton del Partito Democratico e di tutte le forze progressiste e riformiste a livello internazionale, i quali sono rimasti sgomenti dalla vittoria del tycoon americano.
Le dichiarazioni
Uno dei maggiori interessati alle elezioni negli Stati Uniti era il presidente del Messico Vicente Fox, il quale ha dichiarato che "Ovviamente il Messico non pagherà per il suo maledetto muro". Questa dichiarazione si rifà ad una costante della campagna elettorale di Trump, ovvero che il muro con il Messico verrà ampliato e che i lavori li pagherà il Messico.
Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker e quello del consiglio europeo Donald Tusk hanno fatto i complimenti a Trump e hanno dichiarato che "di primaria importanza è rafforzare le relazioni tra le due Potenze". Il presidente del parlamento europeo, Martin Schulz, si è invece dimostrato più scettico affermando che le relazioni diventeranno più difficili.
Marine Le Pen, al pari di Matteo Salvini, ha evidenziato come quanto accaduto rappresenti la risposta di popolo contro l'establishment e la richiesta di libertà.
Il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon, si è congratulato con il presidente appena eletto e ha rimarcato sulla necessità per gli americani di rimanere uniti nonostante le diversità emerse durante il percorso elettorale.
Matteo Renzi e Paolo Gentiloni hanno rimarcato nelle loro dichiarazioni che la vittoria di Trump rappresenta un fatto inedito e che l'amicizia tra Italia e Stati Uniti rimarrà solida.
Hillary Clinton in lacrime
Alle 17.30, diverse ore dopo il verdetto, Hillary Clinton ha tenuto il suo discorso visibilmente commossa e ammettendo la sua sconfitta. Inoltre ha un appello alle donne, incoraggiandole a non tirarsi indietro di fronte alle difficoltà e che possono meritarsi ogni possibilità.
Proteste in piazza
In seguito all'elezione di Donald Trump sono scoppiate diverse proteste nelle principali città degli Stati Uniti. Diversi manifestanti sono scesi in piazza a San Francisco, Oakland, Berkley, Washington per mostrare la propria disapprovazione nei confronti del nuovo presidente e perché non vogliono un'America fascista.