Roger Waters, dei Pink Floyd, ha lanciato la sfida a Thom Yorke dei Radiohead, motivo? Il boicottaggio nei confronti di Israele. Il 19 luglio, infatti, i Radiohead dovrebbero tenere un concerto a Tel Aviv, Israele appunto, e l’ex membro dei Pink Floyd, molto attivo sul fronte boicottaggio, sta provando in tutti i modi a convincere i Radiohead a non dare vita a quell’evento e ad unirsi al boicottaggio come già fatto da molti altri artisti.

Insieme a Waters anche Thurston Moore e Tunde Adebimpe, membro dei Tv on the Radio, chiedevano ai Radiohead di cancellare la data del 19 luglio dal calendario dei loro impegni. L'appello lanciato al gruppo rock britannico è molto semplice; si chiede di fare come fecero gli artisti ai tempi dell'apartheid in cui nessuno lavorò in Sud Africa o per il Sud Africa fino alla fine del regime razzista.

La risposta di Tom Yorke

Parlando con la rivista americana Rolling Stones Tom Yorke ha accusato Waters di gettare fango sui Radiohead in pubblico senza aver prima provato a parlare con loro in privato. Proseguendo nell’intervista, Yorke ne ha anche per altri colleghi, dichiarandosi offeso per le richieste avanzate nei suoi confronti, affermando che ormai i Radiohead vengono guardati dall’alto in basso; trattati come fossero dei ritardati non in grado di prendere decisioni in maniera autonoma; vengono anche considerati non informati su ciò che accade in Israele ed è una cosa inaccettabile, secondo il musicista britannico.

La cosa più grave, però, sempre secondo Yorke, è il fatto che le parole di Waters abbiano avuto una grossa influenza sul pensiero e sul comportamento di un suo amico di lunga data Nigel Goldrich (produttore, tra l’altro, del nuovo album di Waters), il quale ora sembra aver cambiato atteggiamento nei confronti della voce dei Radiohead: 'È come se mi dicesse, ma davvero fai questo?'.

La reazione di Waters

Da parte sua Roger Waters ha provato a gettare acqua sul fuoco e ha tentato un approccio diretto scrivendo a Thom, chiedendogli un incontro privato in cui avrebbero discusso del malinteso e del boicottaggio. Tuttavia il leader della band britannica non ne ha voluto sapere era arrabbiato, sembrerebbe che abbia interpretato il tentativo di Waters di iniziare una conversazione come una minaccia nei suoi confronti. La diatriba continua e, presumibilmente, i Radiohead terranno quel concerto nonostante le pressioni di Waters e colleghi.