A meno di due mesi dalla data delle Elezioni politiche, fissate per il 4 marzo prossimo, emerge una prima rosa di nomi di deputati e senatori molto noti che, per scelta personale o perché esclusi dal proprio partito, non rientreranno in aula nella prossima legislatura. Questo però non significa che siano destinati a sparire dallo scenario politico, poiché potrebbero ricevere altri incarichi, non escluso quello di ministro.
Oppure potrebbero trovare posto in qualche consiglio d'amministrazione di enti pubblici o locali grazie a nomine governative o da parte di amministrazioni locali.
Gli esclusi eccellenti
Tra coloro che non si candideranno alle prossime elezioni c'è Alessandro Di Battista, uno dei pentastellati più noti e amati dalla base del movimento. Dopo una legislatura alla Camera il "grillino" a novembre scorso ha annunciato che pur non lasciando il movimento non si sarebbe ricandidato. La decisione sarebbe dovuta alla volontà di volersi dedicare alla scrittura e alla controinformazione, ed essere diventato papà avrebbe rafforzato la sua decisione.
Un'altra uscita eccellente è quella di Angelino alfano, che dopo aver preso parte a ben quattro legislature, ricoprendo anche la carica di ministro nei governi di Berlusconi, Letta, Renzi e Gentiloni ha deciso di farsi da parte. Tra chi avrebbe rifiutato una candidatura spiccano i nomi del senatore Carlo Giovanardi e quello del ministro Carlo Calenda. Il primo è stato parlamentare ininterrottamente dal 1992 ad oggi, e arrivato a 68 anni ha affermato di ritenere giusto farsi da parte. Il secondo nel 2013 fu candidato nelle fila di Scelta Civica senza essere eletto. Il Partito Democratico secondo indiscrezioni lo avrebbe inserito volentieri nelle proprie liste, ma l'interessato si è dichiarato indisponibile.
Altri nomi noti che non saranno candidati
Non torneranno in parlamento due "big" del Partito Democratico, il ministro uscente Anna Finocchiaro e Rosy Bindi, attuale presidente della commissione parlamentare antimafia. Entrambe hanno annunciato di non avere intenzione di correre per il parlamento. Sempre tra le fila del Partito Democratico non si ripresenteranno il giornalista Massimo Mucchetti e Vannino Chiti. Quest'ultimo ha annunciato la sua decisione senza nascondere qualche contrasto con il partito in merito alle scelte fatte in materia di legge elettorale.